La consacrazione di Marco Odermatt

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Non è certo stato il gigante più bello della stagione, quello di oggi. È però stato quello più importante, che ha coronato il campione olimpico. Al netto dei problemi di pista, dei riporti, delle tante uscite e cadute, la medaglia d’oro non è andata alla classica sorpresa di giornata – che ci sarebbe anche potuta essere – bensì allo sciatore più forte del momento. Che nei giorni scorsi aveva sprecato un altro metallo pregiato in superG. 

Marco Odermatt è il neo campione olimpico di gigante; non l’ha vinta facilmente questa gara, ma l’ha vinta, ribadendo ancora una volta di essere il nuovo fenomeno dello sci mondiale. Non c’era comunque bisogno di questa prova per scoprirlo. Marco, svizzero nel cuore, nella cultura, nella tradizione e nella mentalità, mette la ciliegina sulla torta e corona una stagione perfetta, che non è ancora finita, ma che lo porterà a essere sul trono del mondo a soli 24 anni. 

Marco Odermatt ©Agence Zoom

Da oggi è senza dubbi l’Odermatt più famoso di svizzera, un ragazzo che nel 2018 vinse cinque medaglie d’oro ai Campionati Mondiali Juniores nella sua Davos. Nel gigante olimpico anche lui si è preso dei bei rischi, d’altronde non si poteva fare altrimenti in una pista come questa. Non è stata la gara perfetta, anche lui ha lottato e battagliato in mezzo alle tante difficoltà, tenendo sempre ben a mente un concetto a lui caro: DNF ist verboten. 

Sotto la neve, brilla la stella di Odermatt che trattiene a stento le lacrime e stringe forte tra le mani e tra i denti la medaglia d’oro. «È incredibile, è stata una giornata difficile per le condizioni e per l’attesa così lunga – racconta -. Sono state più di cinque ore per me, un tempo davvero lungo per ripensare a tutto: è stato difficile rimanere concentrato. Ho cercato anche di dormire un po’».

Marco Odermatt ©Agence Zoom

Nel frattempo i lisciatori – pochi e neppure troppo abituati a queste condizioni – hanno provato a pulire la pista, anche con l’ausilio dei mezzi battipista che per diverso tempo hanno tirato fuori i tanti riporti. Un gigante anomale, condizioni non ideali per assegnare medaglie, ma comunque ha vinto il più forte. Colui che per tutta la stagione ha fatto parlare di sé. E che non si fermerà qui. 

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