Il secondo atto del Lauberhornrennen presenta la classica discesa. La pista Lauberhorn di Wengen è mito, è leggenda, è con Kitzbuehel la storia della velocità. Non che Bormio non lo sia in termini di difficoltà e spettacolo tecnico intendiamoci, ma manca totalmente l’evento di massa che distingue ad esempio l’appuntamento svizzero. E oggi sulle nevi del cantone di Berna il padrone si chiama Vincent Kriechmayr. L’austriaco oggi fa un capolavoro: riesce a bruciare di 14 centesimi l’eroe di casa, lo svizzero Beat Feuz. A 26 centesimi sul gradino più basso del podio c’è il norvegese Aleksander Aamodt Kilde che chiude davanti al compagno di squadra Aksel Lund Svindal. Bryce Bennet è quinto.
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GRANDE LELE BUZZI – Sesto uno splendido Emanuele Buzzi: il ’94 di Sappada cresce gara dopo gara e nel tempio di Wengen conquista un ottimo piazzamento. Essere davanti sul Laubehorn è roba per pochi: Lele, a otto decimi dalla testa della classifica, è ormai saldamente il vero ricambio al magico tridente delle meraviglie Fill-Paris-Innerhofer. Tuttavia Buzzi cade al traguardo ed è stato trasportato in ospedale: leggi la notizia in merito.
INNERHOFER NONO, PARIS UNDICESIMO, CASSE VENTESIMO – Prestazione più che discreta per Christof Innerhofer che chiude nono a 1.05. Dominik Paris, che ha rischiato scegliendo il pettorale numero, finisce undicesimo a 1.27. Una gara positiva per Mattia Casse, che settimana scorsa aveva vinto in Coppa Europa: termina ventesimo a 2.06. La strada è quella giusta, l’obiettivo ora è seguire la scia di Buzzi. Matteo Marsaglia trentaquattresimo, Werner Heel quarantaquattresimo. Domani in programma lo slalom.