La medaglia è rimasta lì, su quella porta della traversa che era già stata spostata dopo il primo allenamento. Quella porta che Matthias Mayer – altro grande pretendente alla medaglia – non è riuscito a fare, è costata carissima a Dominik Paris. Non si sa di quale colore, ma la medaglia l’ha persa. A guardare i parziali verrebbe da dire che ha gettato via una medaglia d’oro.
Mastica amarissimo Paris, che chiude con una medaglia di legno pesantissima, dopo aver sbagliato il passaggio della traversa e le quattro curve sopra il salto Vertigine. L’Italia della velocità era aggrappata al talento della Val d’Ultimo che oggi, per sua stessa ammissione, ha messo una marcia di troppo. Grandi rischi, che non hanno pagato. «Ho cambiato marcia, ho messo la quinta, mi sa che era troppo, bisognava andare in quarta – ha detto -. Non sono riuscito a fare tutto quello che volevo, ho fatto fatica nelle curve; nei tratti dove dovevo stare vicino agli altri ho sbagliato». Dominik Paris chiude così con un amarissimo quarto posto, pari merito con lo svizzero Marco Odermatt, grande sorpresa di giornata.
Sorride l’Austria, ma soprattutto sorride Vincent Kriechmayr, che per un centesimo vince il secondo oro e imita Bode Mlller, che vinse superG e discesa nella stessa edizione dei Mondiali. Era Bormio 2005. E come Hermann Maier a Vail-Beaver Creek nel 1999. L’argento è stato conquistato dal tedesco Andrea Sander, che porta a casa la terza medaglia per una Germania davvero in grande condizione. Bronzo per Beat Feuz, staccato di 18/100.
Christof Innerhofer chiude sesto a 90/100 dalla medaglia d’oro. Una buona gara, considerate la tipologia di neve presente e l’assenza del suo skiman, positivo al Covid. «Dopo 10 anni che sei seguito da una persona è difficile venire qui con un altro skiman – racconta -. È molto bravo (è quello di Janka, ndr) ma non mi conosce. E su queste condizioni è tutto ancora più complicato». Ventiquattresimo Matteo Marsaglia, brutta caduta di Florian Schieder, che è stato evacuato da una pista secondaria. Si temono problemi ai legamenti del ginocchio sinistro. Una giornata particolare a Cortina d’Ampezzo: dopo 31 anni è tornata a disputarsi una gara di discesa maschile, baciata dal sole, festeggiata con il passaggio delle Frecce Tricolori.