Kilde pigliatutto nella sua Norvegia, ma Domme c’è anche in superG

Kilde pigliatutto nella sua Norvegia, ma Domme c’è. Questo in estrema sintesi quello che è successo nel superG di Kvitfjell. Ma su un tracciato velocissimo, le emozioni non sono mancate. Kilde fa una gara tutta di spinta, firma un gran tempo, si mette alle spalle Vincent Kriechmayr e aspetta nel leader corner. Odermatt, che parte due numeri dopo, è dietro, con oltre un secondo e mezzo di distacco, e un passo avanti verso la coppa di specialità è fatto. Dominik Paris lo fa soffrire: è veloce su questa pista dove ha sempre trovato grande feeling. E arriva a soli 21 centesimi. «Sono contento e soddisfatto della gara e di come ho sciato. Peccato per quel poco che è mancato per il podio, però viste le difficoltà che ho avuto per tutta la stagione in superG sono davvero contento di aver ritrovato le migliori sensazioni. Mi fa molto bene vedere questo ottimo crono e l’aver sentito la sciata tornare al meglio. C’è ancora la possibilità di fare delle belle gare alle finali, vedremo come saranno le condizioni, per il momento posso lasciare la Norvegia con grande fiducia e con la voglia di lavorare ancora in questo finale di stagione».

Dominik Paris ©Agence Zoom

C’è soprattutto un pettorale da seguire con attenzione, il 13 di Matthias Mayer: l’austriaco lo fa soffrire ancora di più, vicinissimo in tutti i parziali, velocissimo nel finale, ma alla fine anche lui finisce dietro, di pochissimo, di soli 13 centesimi. C’è anche Beat Feuz da marcare a vista: pure lo svizzero è incollato, ma basta poco, una linea più lunga nel curvone finale, quello del Tommy Moe-Kanalen, e chiude a 31. Ma chi ha fatto soffrire veramente Kilde è stato James Crawford: il canadese è sempre luce verde dal secondo intermedio, un po’ meno veloce nel finale e si ritrova secondo a appena 7 centesimi. Eccoli allora i primi cinque: Kilde che festeggia in casa successo (lui che in Coppa del Mondo in Norvegia non aveva mai vinto) e coppa di specialità, secondo Crawford (al primo podio in Coppa del Mondo), terzo Mayer, quarto Paris, quinto Feuz: il tutto in poco più di tre decimi.

James Crawford ©Agence Zoom

E top ten in un secondo: sesto un super Justin Murisier a 71, poi Vincent Kriechmayr a 73, Adrian Smiseth Sejersted a 75, Niels Hintermann a 84, Romed Baumann a 93.
Gli altri azzurri: a punti Christof Innerhofer e Matteo Marsaglia, ventiduesimi con lo stesso tempo, oltre la trentesima piazza Guglielmo Bosca e Nicolò Molteni, out Emanuele Buzzi.

 

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