«Fra le porte strette ho fatto passi in avanti dall'Argentina»
Christof Innerhofer si gode il sole dei 3000, e oltre, dello Stelvio. E’ finito l’allenamento di slalom, e il campione del mondo si ferma a firmare autografi alla partenza dello skilift del Payer. Lo cercano, lo vogliono. I master, le ragazze e i ragazzi dei corsi maestri, i più piccoli degli sci club. Quattro chiacchere con Angelo Maina di Rossignol, quindi a consulto con Max Carca, il fedele allenatore. Innerhofer è soddisfatto del lavoro svolto, nonostante un piccolo mal di schiena che lo disturba da due giorni.: «In Argentina sono andato forte nonostante mi sia risparmiato. Ho imparato la lezione, mai strafare in estate. In slalom in questi giri ho fatto dei passi avanti. A Ushuaia mi sentivo troppo legato, nonostante nella Fis al Cerro Castor ho fatto punti importanti. Oggi in slalom mi sono sentito meglio. Certo, soffro ancora le tracciature con spazi ampi, soffro i tempi morti in questa specialità, ma mi sento bene. Lo slalom è importante, ovviamente in vista delle supercombinate. Intanto prosegue il mio magico momento. Ho inviti ovunque, anche se adesso ho iniziato a limitarmi a causa dell’inverno oramai prossimo».