Incredulità Venier tra le pressioni del Mondiale in casa; la medaglia mancata di Gut-Behrami

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Il superG di oggi è stato tracciato dal tecnico delle americane Alex Hoedlmoser e gli occhi erano puntati proprio sulle sciatrici a stelle e strisce, pronte ad approfittarne ma soprattutto a lasciar correre gli sci su questa pista non così difficile, ma neppure banale. Lauren Macuga, personaggio a tutto tondo, classe 2002, si è concessa una danza sul traguardo, a ritmo della musica a palla che ha scandito il ritmo di una festa che proseguirà fino a domenica prossima. Ha fatto il suo, ha strappato la sua prima medaglia iridata, condivisa con la norvegese Lie che ancora una volta si è confermata al vertice. 

L’Austria ha sfruttato subito la prima occasione per rispondere presente e abbassare la tensione palpabile alla vigilia. Ne hanno parlato Cornelia Huetter, Mirjam Puchner, Stephanie Venier, 31 anni di Innsbruck. Oro al mondiale di casa, mai così in alto in carriera. Era stata d’argento nella discesa di Sankt Moritz nel 2017, si è presa il risultato più bello davanti al pubblico austriaco. Non potevano sbagliare, qualcosa avrebbero dovuto raccogliere per evitare critiche da più parti. E hanno sfruttato appieno la prima occasione. «Non so cosa dire, sono senza parole – racconta Venier – È stata una corsa incredibile, vincere davanti al pubblico di casa è ancora più speciale. È un sogno e semplicemente fantastico, un risultato pazzesco e irreale». 

Lara Gut-Behrami ©Agence Zoom

Scorrendo l’elenco di arrivo, è mancata all’appello Lara Gut-Behrami, una delle grandi favorite che oggi non è andata oltre l’ottava posizione. Un passo falso dell’elvetica, nome molto gettonato nei corridoi del media centre. E non ci gira intorno: «Ho semplicemente sciato male, non ho saputo interpretare la pista e non sono riuscita a sfruttare al meglio il materiale. La pista? Chi è davanti ha sciato meglio di me». Pochi giorni prima dell’inizio dei Mondiali la campionessa svizzera aveva annunciato l’ultima partecipazione iridata. «Questi sono i miei ultimi, quando ho iniziato mai avrei immaginato di avere una carriera così». Dunque Saalbach, poi Milano-Cortina 2026, ma niente Crans Montana nel 2027. 

In casa Italia invece, non ci si poteva aspettare grandi cose da Marta Bassino, campionessa uscente di superG che in questa parte di stagione sta faticando e che sta cercando il risultato che potrebbe consentirle di svoltare e ritrovare la giusta serenità.

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