Incredibile. Era difficile mettersi dietro lo svizzero Beat Feuz oggi, ma niente è impossibile a Dominik Paris. E quello che stupisce del possente gigante della Val d’Ultimo è quell’avere dentro la discesa. Il dna del discesista insomma, quando anche se sbagli una linea, una traiettoria, non perdi mai velocità. Anzi, continui a farla. Sci sempre verso la mssima pendenza, coraggio, predisposizione costante all’attacco. Ghiaccio e neve morbida, picchiate e piani: superlativo sempre e comunque, in una parola… discesista completo. E Paris con il trionfo di oggi conquista la quarta vittoria sulla Streif di Kitzbühel: discesa nel 2013, superG nel 2015 (secondo in discesa), discesa nel 2017. Immenso, è lui il Re dell’Hahnenkamm-Rennen. E’ stato un testa a testa con Feuz oggi, ma la picchiata finale lo ha consacrato vincitore e lascia l’elvetico dietro di due decimi. Sul podio ci finisce l’austriaco Otmar Striedinger a 37 centesimi.
QUARTO INNER, DECIMO MARSAGLIA – Dopo Paris, avevamo sperato un doppio podio per la banda di Alberto Ghidoni: ci aveva illuso il tre volte giù sul podio questa stagione Christof Innerhofer, che alla fine fine tuttavia chiude ottimo quarto a 93 centesimi. Quinto un centesimo più indietro c’è Daniel Danklmaier: davvero un ottima gara per il giovanotto austriaco. Il canadese Benjamin Thomsen sesto a 1.06, sttimo il tedesco Josef Ferstl e poi gli austriaci Hannes Reichelt e Matthias Mayer all’ottavo e nono posto. E decimo? Ecco Matteo Marsaglia: torna a graffiare il ‘romano di san Sicario’, ieri seconda in prova, che termina a 1.21. Bravo davvero. A punti Werner Heel, che a primavera darà l’addio all’agonismo, trentesimo. Fuori dai 30 invece Alexander Prast trentacinquesimo davanti a Florian Schieder. Mattia Casse quarantunesimo. Domani slalom.