Parlare di aspettative è ancora prematuro, intanto c’è la gioia di essere tornata in pista. A fare quello che ha sempre amato. Alice Calaba è sulla via della normalità, dopo diversi infortuni e problemi nella fase di recupero. Dal 2023 è stato un vero e proprio calvario. Aveva appena concluso gli studi, era entrata in Esercito, era in squadra e sognava a occhi aperti dopo le medaglie ai Mondiali Juniores. E invece sul più bello, nel marzo 2023, si è fatta male.
«Mi sono detta “faccio tutto il possibile per riprendermi”». E invece niente, sono iniziati i problemi. Da piccola si era fatta male al ginocchio destro, due anni fa era toccato al sinistro. Prima operazione, seconda operazione, quel muscolo che non riprendeva forza. Fino a quando lo scorso anno era riuscita a tornare, ma per pochi giorni. Arrivata in Argentina, lo stesso ginocchio aveva fatto ancora un mezzo crac. E i sogni erano di nuovo svaniti.
Ha scelto di non operarsi, il ginocchio teneva e insieme al medico Gabriele Thiébat ha deciso di iniziare la fisioterapia del caso. Ha rimesso gli sci a gennaio, qualche curva nella sua Gressoney, per poi trovare una buona condizione fisica verso fine stagione. «E quando ti trovi bene fisicamente, ti senti anche in fiducia» aggiunge. E così, esclusa dalla squadra azzurra, ha trovato il giusto sostegno nel gruppo sportivo Esercito, che ringrazia per il supporto: «Ho fatto una bellissima estate, tra Stelvio e Cervinia – aggiunge – lavorando molto bene con Martina Perruchon e Massimiliano Iezza».

Ha poi anche sfruttato una grande opportunità concessa dal responsabile del gruppo Coppa Europa Damiano Scolari. Ovvero la possibilità di allenarsi con le azzurre durante il lungo periodo in Argentina. «Lo ringrazio, allenarsi in velocità non è mai facile – aggiunge – E pure lì non è stato facile, perché sono di nuovo caduta rimediando una botta alla schiena. Nulla di grave, ho però saltato solo qualche giorno».
Una trasferta positiva, anche se Alice Calaba è consapevole di avere bisogno ancora di molto tempo. «Inoltre non ho questa grande fiducia». Parte però da un punto che sembra essere piuttosto fermo, ovvero il posto per correre le prime gare di Coppa Europa.

«E quindi dovrò concentrarmi lì in via prioritaria – aggiunge – Ma dopo tutto questo tempo fuori, sono già contenta di poter essere tornata sugli sci a fare quello che mi piace. Sono felice e spero di tornare a riassaporare quelle sensazioni di gara, l’adrenalina del pettorale: ho voglia di rimettermi in gioco».
Alice ritrova il sorriso, la forza e il coraggio, ponendosi una domanda: «Che cosa posso chiedere a me stessa? Non lo so. Dopo tutti questi anni, sono contenta di essere di nuovo lì. A fare quello che amo».




