Il senso di Jared Goldberg per la Val Gardena

Il velocista americano Jared Goldberg sembra avere un feeling particolare con la Val Gardena. Ieri ha centrato il suo primo podio in Coppa del Mondo nel superG sulla “Saslong”. Sei dei migliori otto risultati in Coppa del Mondo del residente nello stato dello Utah sono arrivati proprio in Val Gardena. Goldberg è già arrivato sesto e due volte nono in discesa, nonché decimo l’anno scorso in superG. Altrove ha solo altre due top-10 in Coppa del Mondo, tra cui un quarto posto a Kitzbuehel.

Nonostante sia partito col pettorale 26, Goldberg ha fatto registrare i migliori tempi assoluti nei primi due settori. Per un solo centesimo è arrivato dietro Mattia Casse: «Ho solo creduto in me stesso e sciato bene. La tracciatura non era particolarmente selettiva, non c’erano grandi pendenze, solo un paio di curve insidiose. Ho provato a rimanere in controllo e ha funzionato».

Jared Goldberg in Val Gardena © Agence Zoom

Ai diversi giornalisti che lo attendevano in zona mista dopo il traguardo, Goldberg ha detto che molti membri della squadra americana di velocità sono «cresciuti facendo freestyle, affrontando tanti salti e capriole in volo. Questa pista richiede quelle qualità, perché è divertente e non ti rende nervoso prima della partenza, come può succedere a Kitzbuehel o Wengen. Quelle piste a volte sono spaventose, qui è solo divertimento».

Nel presentare la stagione di velocità, Bryce Bennett fu piuttosto esplicito sulle qualità dei suoi compagni di squadra: ieri Goldberg ha dimostrato che in tanti possono arrivare sul podio. «Ci stiamo allenando molto in gigante, lavorando sulla tecnica. Il che è ottimo per me, perché avevo la sensazione di aver perso un po’ di qualità tecniche. Per il resto che dire, sono felicissimo: adoro la Val Gardena, ogni hotel è fantastico, l’altra sera ho guidato un po’ per andare a mangiare una bistecca coi miei genitori e ho visto panorami grandiosi».

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