Domenica finalmente sarà tempo di slalom (dal momento che i ragazzi non hanno esordito come di consueto in Finlandia) il primo della stagione di Coppa del Mondo. Giuliano Razzoli non molla, anzi rilancia. Con Manfred Moelgg, Stefano Gross, Alex Vinatzer, Simon Maurberger, Tommaso Sala ed Hannes Zingerle sarà al via nell’appuntamento savoiardo determinato più che mai. Si è allenato in estate da solo e da ottobre è stato inserito nella squadra delle porte strette. «Mi sono allenato con i miei, quelli che da sempre mi seguono., con la truppa emiliana insomma. Samuele Sentieri, Ruggero Muzzarelli, Riccardo Coriani. In pista anche papà Giuliano e Marcello Marchi. Non abbiamo sciato molto, solitamente base allo Stelvio, del resto con la mia esperienza non ho necessità in estate di fare eccessiva quantità. Poi da ottobre ho seguito il programma della squadra azzurra guidata da Jacques Theolier e abbiamo fatto un buon lavoro sicuramente».
Domenica si riparte. Un’altra avventura per il Razzo di Villa Minozzo, un’altra opportunità per dimostrare ancora il suo valore. Nella sua infinita carriera agonistica tanti picchi alti, anzi altissimi, e momento più difficili. Alla ricerca costante della regolarità, anche quando andava forte con continuità, gl infortuni spesso lo hanno frenato. «Anche l’anno scorso il Covid ad inizio stagione e il mal di schiena alla fine. E’ stata una stagione tribolata. Adesso fisicamente sto bene, devo ingranare l’ultima marcia e così credo di poet esser competitivo. Domenica sarà un bel banco di prova, anche se parliamo sempre del primo atto, Obiettivi? Questo è l’anno olimpico, sarà necessario prima qualificarsi e poi tentare il colpaccio. Prima pero devo abbassare l’ordine di partenza, inziamo da domenica…». L’emiliano nel 2010 è salito sul tetto più alto del mondo mettendosi al collo l’oro olimpico a Vancouver. E’ inutile farci raccontare il suo sogno…