Il momento magico di Federica Brignone

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«Solo guardare». Gianluca Rulfi sintetizza così il momento magico di Federica Brignone.
La seconda manche è stata di nuovo un capolavoro. La visibilità era calata per le ultime otto, ma ha sciato come se vedesse meglio di tutte. Il tracciato non era così impegnativo, ma le insidie erano c’erano tutte. «Ho messo in pista il mio sci, non ho inseguito nulla di speciale». Facile a dirsi, poi bisogna saperlo fare.

Federica Brignone ©Pentaphoto

«Sabato non avevo aspettative, oggi avevo maggiore consapevolezza: nella prima manche non ero così sciolta nel collegare le curve, nella seconda sono rimasti tutti in silenzio in partenza, poi dalla prima porta ho sentito il boato del pubblico». Una carica maggiore se mai ce ne fosse bisogno.

Federica Brignone con Alberto Tomba e Deborah Compagnoni ©Pentaphoto

La doppietta a Sestriere ha un sapore particolare, ma soprattutto adesso la classifica si fa interessante, nonostante quelle gare perse per strada. «Devo autolesionarmi a non pensare a quello, a non mettermi pressione da sola». Nella scorsa stagione dopo un gennaio un po’ perso per strada era lei ad inseguire Lara Gut, ora la situazione si è ribaltata: 999 punti per Federica, 809 per la svizzera. Meglio rimanere sul pezzo, una gara alla volta: eppure arriva la primavera, le condizioni che preferisce, sperando che in Scandinavia non faccia così freddo nelle prossime settimane. A Kvitfjell ha già vinto, a Åre pure, manca all’appello La Thuile, prima delle finali di Sun Valley. «È la gara di casa, ci tengo davvero a far il massimo, sperando che non mi venga la tremarella alla gambe».

Intanto oggi si festeggia con il sogno realizzato di vincere due volte in Italia un giorno dietro l’altro.

Federica Brignone ©Agence Zoom

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