Gut-Behrami regina del superG; delusione azzurra

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Doveva essere la gara dell’Italia, invece le azzurre escono dal peggior superG della stagione. Su una pista banale, priva di particolari difficoltà e di spettacolarità, va velocissima Lara Gut-Behrami che vince il primo titolo olimpico della carriera, dopo due quarti posti nella stessa disciplina a Sochi 2014 e PyeongChang 2018. Questa volta la ticinese si regala la gara perfetta e sul traguardo si lascia andare a un pianto liberatorio. A 31 anni la moglie del calciatore Behrami è la campionessa olimpica di superG, seconda medaglia a Pechino 2022 dopo il bronzo in gigante. Un trionfo che arriva dopo un periodo difficile dopo la caduta nel superG di Sankt Moritz e la positività al Covid che l’avevano tenuta lontano dalle gare per diverso tempo. «Non avevo nessuna strategia, ho solo cercato di sciare – spiega la neo campionessa olimpica -. Questo è quello che è sempre stato un po’ un problema in passato. Provo solo a sciare, senza pensare a quello che devo fare meglio».

Non una partenza fulminea per Gut-Berhami, che poi scia molto bene le quattro-cinque curve del tratto centrale per poi continuare a tenere ritmi interessanti anche in fondo, dove Mirjam Puchner ha tenuto giù il piede. È l’austriaca a prendersi la medaglia d’argento, mentre sul terzo gradino del podio ancora Svizzera, con una Michelle Gisin rimasta a 30/100. Quarta – e in lacrime – Tamara Tippler, quinta invece Ester Ledecka. 

Federica Brignone ©Agence Zoom

L’Italia era la nazione più attesa, avendo vinto sei volte in stagione e occupando tutte e tre le prime posizioni della classifica di specialità in Coppa del Mondo. Era lecito aspettarsi almeno un podio. E invece solo tanto rammarico con Federica Brignone che si ferma in settima posizione, a 66/100 dalla Gut-Behrami ed Elena Curtoni decima a 83/100. Diciassettesima Marta Bassino, a 1”57, ventiduesima Francesca Marsaglia, a oltre due secondi. 

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