Il gruppo femminile della C ha completato il lavoro nello skidome di Landgraaf, squadra al completo, ad eccezione di Alice Pazzaglia che rientrerà a settembre e di Andrea Craievich attesa per ottobre. Gianluca Grigoletto a guidare il gruppo, lo abbiamo incontrato in terra olandese tra un turno e l’altro delle sessioni di allenamento in pista.
«Anche qui abbiamo trovato condizioni buone, ovviamente solo per lo slalom, comunque sempre fondamentale anche per le polivalenti. Abbiamo lavorato bene e sinora siamo stati anche fortunati perché non abbiamo perso un giorno sulla neve, prima allo Stelvio e poi per un periodo lungo a Les Deux Alpes. Adesso sono previsti due sessioni a Saas-Fee, una di più giorni a settembre, l’altra a metà ottobre. Al momento tutto procede secondo programma, speriamo che sul ghiacciaio svizzero si possa lavorare nel modo ottimale, comunque c’è già pronto un piano B».
Soddisfatto della squadra?
«Sì, delle ragazze e di tutto lo staff. Credo nel valore del gruppo, fondamentale soprattutto quando eventualmente le cose non girano come avresti voluto».
Il livello?
«Alto, chi è qua ha dei numeri, poi stiamo pur sempre parlando di uno sport individuale, però le potenzialità ci sono. E stiamo pur sempre parlando di giovanissime (la maggioranza classe 2004, Francesca Carolli, Vittoria Ludovica Druetto, Matilde Lorenzi, Ambra Pomaré, Giulia Valleriani, due del 2003, Emma Wieser e Carlotta De Leonardis, uno sola 2002, Vicky Bernardi, ndr) che hanno ancora tanto da scoprire. Il nostro obiettivo è quello di tirare fuori il massimo raggiungibile, metterle tutte in condizioni di trovare sempre le loro sensazioni positive. Poi è ovvio che quando passi nel sistema gare, entra il discorso dei punti per le liste di partenza, ma credo che in questa fase se riescono ad ascoltare e capire quello che stanno riuscendo a fare, allora trovi fiducia e istinto nella tua sciata. E con la fiducia sono convinto che tutto il resto arrivi di conseguenza».