Pronti via, prova alle 10 e discesa due ore e mezza dopo a Garmisch Partenkirchen. Con la conferma della forma olimpica di Lindsey Vonn ma soprattutto, in chiave azzurra, di Sofia Goggia. La statunitense ha chiuso la discesa tedesca al primo posto (1.12.84), superando di due soli centesimi l’azzurra. Al terzo posto l’austriaca Cornelia Hütter (1.12.97). Gara tutta da vivere quella tra Vonn e Goggia, sempre sul filo dei centesimi fino al sorpasso, di un niente, sulla linea del traguardo. Al quarto posto la statunitense Breezy Johnson, già prima nella prova mattutina. Gara corsa sotto un cielo coperto e una luce piatta che dopo il ventesimo pettorale si è trasformata in una nevicata con visibilità ridotta. Gara, soprattutto, funestata dal brutto infortunio della statunitense Jacqueline Wiles, rimediato nel tentativo di recuperare la linea. La discesa è stata a lungo interrotta e la Wiles trasportata in elicottero in ospedale.
AZZURRE – Decima Nadia Fanchini (1.13.93), quattordicesima Johanna Schnarf (1.14.04), ventinovesima Nicol Delago (1.14.73), trentunesima Anna Hofer (1.15.07), trentareesima Federica Sosio (1.15.43), trentacinquesima Verena Stuffer (1.15.51).
TOP TEN – Dietro alla Breezy, al quinto posto, Anna Veith, poi Lara Gut, Tina Weirather, Ragnhild Mowinckel e Nicole Schmidofer a precedere Nadia Fanchini.
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LE PRIME DICHIARAZIONI – «Senza i riferimenti delle prove nei giorni scorsi bisognava stare molto concentrati per ricostruire qualcosa che mi era mancato a Cortina e Lenzerheide, occorreva partire precisi da subito» ha detto Sofia Goggia che ha aggiunto anche che i due centesimi di distacco dalla Vonn non le pesano: «Domenica potrei ridarli io a lei sulla pista più lunga». La bergamasca consolida il primato nella classifica di specialità con 349 punti davanti alla Vonn a quota 306.