Domani scatta il 58° Saslong Classic. In programma in Val Gardena la discesa sprint, recupero di Beaver Creek, che anticipa il superG e la libera tradizionale del sabato. Saranno otto gli azzurri a sfidare Odermatt e compagnia sul mitico pendio ladino. Della partita gardenese leggenda Dominik Paris, Florian Schieder, Mattia Casse, Guglielmo Bosca, Giovanni Franzoni, Christof Innerhofer, Nicolò Molteni e Benjamin Alliod che ha vinto ieri la selezione interna per domani e sabato. (Nel superG di venerdì si aggiunge Marco Abbruzzese che ha il posto fisso nella specialità in virtù della passata stagione in Coppa Europa).

Lorenzo Galli, il responsabile dei jet azzurri suona la carica e ci parla a proposto della gara di domani: «Spingere fin da subito, ogni dettaglio è fondamentale. Poi spianati, lavorare bene in entrata e uscita Muri di Sochers, una parte tecnica. Poi belli spianati ancora in ricerca di velocità fino alle Gobbe del Cammello, altra parte tecnica, dove sarà necessario prendere bene la pendenza dell’ultima gobba per avere meno attrito e scorrere il più possibile. Quindi le Curve dei Laghi e Ciaslat, zone ondulate dove bisogna essere maestri di leggiadria. Oltre alla pulizia delle linee è necessario essere scorrevoli il più possibile per non perder velocità e via in posizione fino al traguardo. Oltre il 75% del pendio è da stare in posizione, quindi è fondamentale saper leggere il terreno limitando attriti e sbavature».
La Saslong esalta davvero la capacità del liberista classico, ossia saper far correre lo sci, sciare sulle uova come si dice in gergo. E a questo si aggiunge una serie di passaggi storici del tracciato dove bisogna avere attitudini tecniche e tattiche elevate. Poi nella discesa di sabato, quella tradizionale, ci sarà anche la parte alta che quest’anno è ancora più veloce. Meglio per lo spettacolo, si dovrebbe toccare 105 chilometri orari di velocità media. Al primo anno con lo staff di Galli ecco Henri Battilani (abbiamo incontrato entrambi nel quartier generale azzurro dell’Hotel Dosses a Santa Cristina) che fa sapere: «Importante sarà davvero tenere la velocità fin da subito, perchè nella discesa sprint ci sono pochi lanci (cambi di ritmo dove si può accellerare n.d,r.). La velocità media alta, che è quella che ti fa primeggiare e non i picchi di velocità, si guadagna dal cancelletto di partenza sempre e domani ancora maggiormente. Saranno importanti i dettagli, sarà fondamentale l’aerodinamica in primis». Battilani è impegnato nell’analisi dei dati e chiude: «Usiamo non esclusivamente i video e l’occhio dell’allenatore ovviamente, ma cerchiamo altri punti di vista per progredire. Ad esempio con il lavoro con gli accellerometri stiamo facendo parecchia ricerca. I dati sono importanti sempre di più per curare ogni cosa al meglio. Ci proviamo». Al Dosses i tecnici controllano i video, si confrontano. I ragazzi passano le ore della vigilia fra rifinitura a secco e riposo. Domani scatta la prima gara del lungo trasfertone italiano di Coppa del Mondo.





