Quale sarà il futuro di Petra Vlhová? Questa risposta fatica a trovarla pure lei, la campionessa olimpica di slalom (oro a Pechino nel 2022) che non gareggia da un anno e mezzo dopo l’infortunio arrivato davanti alle migliaia e migliaia di persone nella sua Jasna.
Quel 20 gennaio 2024, doveva essere una grande passerella sotto gli occhi del pubblico di casa e invece quel giorno è stato il primo di un lungo calvario, che prosegue senza sosta. I problemi al ginocchio destro non sono risolti, nel mese di marzo è tornata sotto i ferri per provare a risolvere le complicazioni, ora ha ricominciato la parte di recupero ma senza tempistiche e senza una data di ritorno sugli sci. Se mai ci sarà. Ne ha parlato lei stessa ai media slovacchi, facendo emergere grande pessimismo. «Ho raggiunto un punto in cui non avevo più una vita – ammette – Non potevo fare nulla, nemmeno sport. Il problema non era solo camminare su un terreno pianeggiante, ma anche andare in bicicletta, correre o sciare. Appena facevo qualcosa, il ginocchio mi faceva male e si gonfiava. Ora stiamo facendo un passo alla volta e, anche se tutto va bene, siamo ancora all’inizio del processo e non sappiamo cosa succederà. Se riuscirò a sciare, sarò felice. Se riuscirò a stare in piedi all’inizio sarà un successo, perché il mio ginocchio non era nelle migliori condizioni».

L’ultima gara, appunto, a gennaio 2024 a Jasna. Si è vista come ospite ai Campionati Mondiali di Saalbach e in qualche altra occasione in Coppa del Mondo, poco dopo il nuovo intervento chirurgico. Milano-Cortina 2026? Una domanda senza risposta, ora. «È molto difficile prevedere che cosa succederà in questo momento – dice – Sembrava che tutto andasse bene, ma da dicembre la situazione è peggiorata». E poi l’aspetto mentale, da non sottovalutare in un periodo così delicato.
«Psicologicamente non mi sentivo affatto bene. Ogni volta che qualcuno mi vedeva, mi diceva quanto fossi bella e felice, ma dentro di me ero a pezzi. Questa fase mi ha anche insegnato che bisogna dare priorità a se stessi. Penso che questo mi renderà più forte».
Il cammino prosegue, ma sembra difficile vederla al cancelletto di partenza delle prime gare della stagione, quella olimpica, che porterà a Milano-Cortina.