Francesco Romano ha detto basta

Il poliziotto: «Ho ancora problemi al ginocchio»

Quell’aria un po’ così. Sbarazzina, estrosa, brillante. Più da talento che da ragioniere. Sempre con il sorriso, perchè come dice lui «Bisogna dare il giusto peso alle cose, tutto accade in un attimo ma può anche finiire subito». Stiamo parlando di Francesco Romano, ladino di Canazei, ventiquattro anni, che ha deciso di abbandonare l’attività agonistica.

DENTRO E FUORI DALLA NAZIONALE – Entrato nuovamente in squadra nazionale B – gruppo Coppa Europa nella primavera 2014 dopo aver vinto (con lo stesso punteggio di Rocco Delsante) il Gran Premio Italia categoria Senior difendendo i colori delle Fiamme Oro. Tuttavia, ecco all’inizio della preparazione con la squadra azzurra l’infortunio al crociato del ginocchio sinistro con una brutta lesione. Quest’anno, a squadre fatte, Romano è stato escluso dalla squadra, in quanto la FISI voleva aspettare un’idoneità che stentava ad arrivare. «In effetti è vero, avevo ancora problemi al ginocchio e dovevo essere rioperato al crociato nuovamente lesionato. Ma test a parte, sentivo questa decisione dell’esclusione nell’aria da parte della federazione…Così ho provato a sciare ancora con la Polizia ma dopo un periodo ho capito che una ulteriore operazione era necessaria. Altri mesi fermo, un altro calvario da affrontare, così ho mollato lo sci agonistico». La storia di Romano è una delle tante che narrano di giovani promesse falcidiate nel nascere a causa di infortuni. Ancora ‘Franz’: «Purtroppo con gli infortuni non ci si può fare niente. Peccato. Ho solo un rammarico. Parlo di me stesso, della mia esperienza. Non ho mai capito cosa la FISI volesse da me, non hanno mai avuto una linea nei miei confronti. Mi sono sentito più volte sballottato. Prima la nazionale C, poi subito fuori. Non ero poi così malaccio, dal momento che l’anno a seguire ho vinto il circuito Gran Premio Italia Giovani e ho riconquistato l’azzurro. Quindi due anni in nazionale e un bel Mondiale Giovani a Crans Montana con il quattordicesimo posto in slalom partendo olte il cinquanta e terzo tempo di manche. L’anno dopo dovevo confrontarmi in Coppa Europa ma mi sono infortunato. E allora? Ancora a casa, ripartire da zero con il gruppo sportivo che per fortuna almeno quello mi è stato vicino. Poi la vittoria al Gran Premio Italia Senior e poi la storia dell’infortunio prolungato e del conseguente abbandono».

FUTURO DA FARMACISTA – E adesso? Ancora il trentino della Val di Fassa, campione italiano Aspiranti di slalom e vice di gigante con dieci podi e una vittoria in gare FIS: «Sto facendo il corso maestri, intanto sono in caserma a Moena con la Polizia. E poi mi dedicherò a finire gli studi, ho a Canazei una farmacia di famiglia».

I RINGRAZIAMENTI – Per Romano è tempo di ringraziamenti e di pensieri: «Voglio ringraziare le Fiamme Oro e Igor Cigolla che mi hanno dato l’opportunita di riprovarci tutte le volte che la FISI mi ha lasciato a casa. Ringrazio la mia famiglia che mi ha sempre appoggiato, papa Giovanni, mamma Paola, I fratelli Fulvio e Filippo, dal quale ho imparato a reagire sempre, come ha fatto lui dalla brutta malattia. E così come dare il giusto peso a tutte le cose, visto che basta poco per perdere tutto. Lo Ski Team Fassa con gli allenatori che mi hanno seguito fin da piccolo come Giovanni Brunner, Loris Bonelli, Paolo Seppi, Furio Brigadoi con il quale ho vinto i Campionati Italiani. In squadra azzurra Matteo Joris, Gabriele Cincelli con i quali ho condiviso una bellissima esperienza iridata e ovviamente i coach della Polizia Giuseppe Zeni Giuseppe, Enrico Costa, Michel Davare e Matthias Thaler. Infine faccio un grande in bocca al lupo a tutti miei compagni che stanno provando ad emergere, gli auguro di avere fortuna, di riuscire e di non smettere, di divertirsi e coltivare la passione per questo bellissimo sport».

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