Fill: 'Ancora tanti anni per stare al vertice'

Pietro sta lavorando sulla 'forza' presso la caserma dei Carabinieri

Due settimane di lavoro atletico dedicate alla forza per Peter Fill. Il trentaduenne di Castelrotto sta ‘caricando’ insieme al fedele preparatore atletico dei Carabinieri Einar Prucker.

CON I CARABINIERI – Ma sentiamolo il ‘Pietro nazionale’: «In questo periodo vado tutti i giorni a Selva Gardena nella caserma dei Carabinieri. Lavoro atletico al mattino e al pomeriggio, questo è un periodo davvero significativo per la mia preparazione a’ secco’. Tutto procede bene, solo a fine agosto torneremo sulla neve con la squadra a Zermatt, adesso tanta atletica. Forse scierò qualche giorno con i Carabinieri o con mio zio Arnold Karbon ma dovrò vedere le condizioni della neve in giro. Ora non ci penso e mi concentro sui miei lavori di forza, è un momento cruciale della preparazione in vista di un altro inverno di gare». Classe ’82, ‘Pietro’ è uno dei ‘veterani’ non solo del ‘dream team della velocità’, ma dell’intera compagine azzurra.

UN PIETRO MAI DOMO -Continua Peter: «Mi aspetta un altro anno di gare, la motivazione è alta. Sono tornato sul podio l’anno scorso, ho vinto in carriera in Coppa del Mondo, mi sono messo al collo medaglie iridate. Mi sono tolto insomma soddisfazioni importanti ma ho ancora voglia di far bene. Ho ancora davanti almeno quattro anni, si può vincere ancora e i miei risultati migliori non sono ancora arrivati forse…». Fill si concentrerà su discesa e superG, anche se non dice addio a supercombinata e al gigante. «A proposito di ‘porte larghe’ a Soelden partirei a ridosso dei primi 30 perchè ho i 500 punti in Coppa del Mondo. Non si sa ovviamente, ma non non è detto che se le cose girano per il verso giusto poteri essere al via all’opening austriaco».

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