WENGEN – E Manuel Feller sbanca anche la Männlichen. L’austriaco firma lo slalom di Wengen, che ha chiuso la 94a edizione del Lauberhornrennen. Dopo i successi di Gurgl e domenica scorsa ad Adelboden, ecco il sigillo sulle leggendarie nevi bernesi. Efficace, solido, sempre fluido. Davvero fondamentale fluidità e continuità d’azione, in un pendio così tecnico e con un tracciato che in certi passaggi girava parecchio. Il capofila della prima sessione, Atle McGrath, chiude secondo come ad Adelboden: ottima gara comunque per il 2000 norvegese che si conferma con i primissimi e perde la vittoria per un decimo.
Ancora Norvegia in terza piazza: ecco il navigato Henrik Kristoffersen che termina a 21 centesimi. Recupera fino alla quarta posizione il campione olimpico Clement Noel: il francese è a 44 centesimi dalla testa della classifica. Poi arriva la Svizzera con Loic Meillard e un sempre brillante Marc Rochat. Poi gli austriaci Michael Matt e Fabio Gstrein, il norvegese Timon Haugan e a chiudere la top ten il croato Istok Rodes che era partito per trentacinquesimo nella prima run.
Disdetta Italia nella seconda sessione. Sognavamo il podio con Alex Vinatzer e Tommaso Sala rispettivamente 4° e 5° nella prima sfida. Il gardenese del ’99 parte davvero forte ma commette un errore grave sul muro: si pianta praticamente e va a chiudere attardato al 26° posto. Il brianzolo del ’95 invece non entra ma in gara: retrocede al 17°, migliore dei nostri. Troppo poco per gli azzurri delle porte strette. A punti anche Tobias Kastlunger 24° e il senatore Stefano Gross 27°. Nella prima frazione erano deragliati Simon Maurberger e il portacolori dell’Esercito Hans Vaccari. Non si era qualificato per la seconda manche invece Giuliano Razzoli. Prossimo slalom domenica a Kitzbuehel.
