Che dire ancora di Federica Brignone? Poteva avere tutte le pressioni del caso, soprattutto dopo la manche da urlo di Alice Robinson che aveva piazzato il miglior tempo. E lei cosa fa? Paura zero, le insidie della terza porta e della lunga finale riguardano solo le avversarie, perde tre decimi e li recupera immediatamente in quattro curve. Spinge, carva alla sua maniera, non gestisce e fa velocità. Non solo vince, stravince con il best crono anche nella seconda manche.
28 anni dopo Deborah Compagnoni, Federica Brignone è la regina del gigante. Fantastica campionessa del mondo nella gara di Saalbach, corsa su un pista che a lei è sempre piaciuta e per di più con la sua neve perfetta. «Un risultato che sognavo da tutta la vita e oggi realizzo un sogno – ha detto Federica -. Sapevo di avere un bel vantaggio e questo mi ha tranquillizzato. Mi sono detta di stare calma, sapevo anche di avere un buon feeling con questa neve e questa pista, ma non è mai facile raggiungere l’obiettivo al momento giusto. Faccio ancora fatica a realizzare. Ai Mondiali conta tutto o niente, sapevo che era l’occasione per dare più gas, come ho fatto per tutta la stagione. Già questa mattina stavo bene e pensavo solo a sciare. Mi dicevo di continuare a muovermi, di pensare solo a sciare e fare il massimo. Anche oggi ho una conferma di avere gambe e testa giuste: ho fatto metà manche in apnea, ma sono riuscita a spingere fino in fondo. E’ bello arrivare ad un grande evento focalizzata sulle cose giuste».
Nessuna è riuscita a starle vicino. Federica ha usato la testa alla terza porta, era stata avvisata e l’ha gestita, ma poi ha anche dovuto spingere in fondo, perché si sentiva addormentata. «Fin troppo tranquilla e rilassata tra le due manche». Alice Robinson ha fatto una grande manche, sembrava essere difficile l’impresa di Federica Brignone. E invece si è presa il lusso di fare un altro best time nella seconda. Dunque medaglia d’argento per la neozelandese, a 9 decimi. Medaglia di bronzo per Paula Moltzan a 2″62, un distacco incredibile, specie ai Campionati Mondiali. Quarta Thea Louise Stjernesund ad appena un centesimo dal podio, quinta Lara Gut-Behrami a 2.68, sesta Sara Hector a 2.88, settima Lara Colturi a 3.50.
E ora è scattata la festa in casa azzurra, per un altro capolavoro di Federica Brignone.