Venerdì è calato il sipario sui Mondiali Juniores della Val di Fassa. A Pozza di Fassa si è svolta una serata che ha messo la parola fine alla grande avventura e che ha però lanciato un sogno. «Ora vogliamo la Coppa del Mondo», questo il messaggio che riassume gli interventi dei numerosi ospiti, moderati dal giornalista di Rai Sport, Davide Labate. La prima risposta, positiva, è arrivata dal presidente della provincia Maurizio Fugatti. «Di fronte alla volontà di una valle, che ha dimostrato capacità organizzative e unità d’intenti, qualora si presentasse l’occasione di entrare nel circuito più importante al mondo la Provincia non rimarrebbe di sicuro sorda – dice -. E l’appoggio non potrà mancare per centrare un obiettivo che consentirebbe di ottenere una visibilità straordinaria per la valle, ma pure per il Trentino, entrando nel gotha delle località iridate dello sci». Non sarà facile realizzare questo sogno, anche perché per forza di cose saranno necessari ulteriori lavori sulle piste Aloch e La Volata. «Lo skistadium Aloch – ha affermato nel suo intervento Tiziano Mellarini – deve essere completato con l’allungamento a monte e il rifacimento del parterre di gara secondo gli standard richiesti dalla Fis. I mondiali Junior hanno dimostrato le capacità organizzative della Val di Fassa, dobbiamo proseguire inseguendo il grande sogno, che sarà supportato da tutte le componenti sportive, politiche e amministrative».
GRANDE INVESTIMENTO PER UN GRANDE RITORNO – Il valore di un evento di Coppa del Mondo lo ha evidenziato Tito Giovannini di Infront Sport & Media: «Nessuna località attualmente inserita nel massimo circuito può permettersi di rinunciare a un grande evento. Dal punto di vista televisivo un giorno di gara, che può essere quantificato in un investimento di un milione e mezzo, porta un risultato economico 15 volte superiore. Per questo la Val di Fassa deve mettersi subito in pista, formando un comitato forte e determinato e puntando dritto all’obiettivo di una gara maschile o femminile».
RINALDI: «SERVE ESSERE PRONTI PER I RECUPERI» – Come muoversi? Qualche suggerimento è giunto anche da Massimo Rinaldi della Fisi: «Non è semplice inserirsi nel calendario di Coppa del Mondo, visto che l’Italia vanta già quattro competizioni maschili e due femminili. Ci sono date scomode, come quella del 1° gennaio di Oslo, per le quali si potrebbe dare una disponibilità, inoltre bisogna provare a essere pronti in una settimana per eventuali recuperi di altre competizioni. È dunque necessario investire sugli impianti e su un comitato organizzatore, partendo dalle certezze rappresentate dalle gare di Coppa Europa, che vengono organizzate ogni anno e che torneranno a dicembre 2019».