Se è vero che lo sport regala emozioni, non potrebbe farlo senza alcuni campioni che non a caso lasciano un segno indelebile nella storia. Persone vere, con le loro debolezze e spesso con una forza straripante che prevale sulle prime. Sofia Goggia ne è l’esempio perfetto. Una campionessa assoluta che fa della forza di volontà la sua arma migliore. Un’atleta consapevole dei rischi che corre, più di altre, sfidando sempre il proprio limite, senza se e senza ma. Oggi Sofia ha dato una dimostrazione di grandezza difficilmente eguagliabile. Era il 23 gennaio, quando a Cortina abbiamo tutti pensato al peggio, lei compresa. Una caduta che sembrava voler infrangere il sogno olimpico, un infortunio serio, a tal punto da ipotizzare lo stop forzato per il resto della stagione. Ma a fronte di una diagnosi che lasciava un lume di speranza, Sofia ha trovato la forza mostruosa per rialzarsi e lavorare ininterrottamente fino al 15 febbraio, con un unico obiettivo in testa, le Olimpiadi.
E di certo non da comparsa. La vera impresa è stata questa, complicatissima e dolorosa, non ci sono dubbi. Alla quale è seguita la gara delle gare, la discesa libera olimpica, quasi perfetta per un’atleta in piena forma, strepitosa e impareggiabile per una campionessa che fino a pochi giorni prima non stava in piedi. Una medaglia d’argento che vale oro massiccio, restituendo il sorriso e ripagando ogni singolo sforzo e sacrificio. Per chiunque abbia una vaga idea di cosa significhi competere su due assi di legno lungo un pendio a oltre 100 km/h, di tutte le forze fisiche in gioco, delle sollecitazioni alle articolazioni e muscoli, è naturale restare senza parole di fronte a questa impresa, in uno stato di ammirazione assoluta. Questa è una storia di cuore e passione, accompagnati da enorme talento, determinazione e capacità di focalizzare l’obiettivo, raggiungendolo. Una cosa possibile solo per pochi eletti. Ma che sia di ispirazione anche per i comuni mortali, oggi più che mai, in un periodo storico dove vige il terrore, la mancanza di respiro e libertà e spesso la rassegnazione a vivere in un mondo che sembra girare al contrario. Per i giovani che fanno sport, che sia uno stimolo ad inseguire i sogni con perseveranza e senza arrendersi alle numerose difficoltà che ci saranno sempre. Per gli adulti, le persone più comuni, che sia da stimolo per fare un passo in più ogni tanto, senza limitarsi al compitino. Tutti possono sedersi e stare a guardare. Ma si può anche costruire, sbagliare, rialzarsi ed essere grandi.