CORTINA LIVE – Senza parole. Una medaglia da lasciare tutti a bocca aperta, increduli, sbalorditi. E’ tutto straordinario oggi. Una storia travagliata ma finita bene, una favola a lieto fine, un’impresa mitologica quella di Luca De Aliprandini. Il primo podio del trentino classe 1990 arriva ai Mondiali, arriva in casa a Cortina 2021. Finferlo, come lo chiamano tutti da quando milita nelle squadre azzurre, è vice campione del mondo.
CLASSIFICA GIGANTE MASCHILE CORTINA 2021
CREDERCI O NON CREDERCI? – Il podio in canna, la sciata da prime piazze, la classe innata. Ma sempre troppo irruente, ruvido, troppi errori avevano fino ad oggi contraddistinto la sua carriera. Certo, è da anni considerato fra i migliori interpreti del gigante, ma stagione dopo stagione l’opinione pubblica ed anche i tifosi iniziavano a non crederci più. E alzi la mano chi non ha sostenuto con convinzione il contrario. Invece oggi Luca è stato protagonista di qualche cosa di leggendario. Il podio della vita, la gara della vita. Che argento ragazzi. Secondo dopo la prima manche grazie ad una azione possente su una Labirinti ghiacciata e davvero severa per la morfologia del terreno, De Aliprandini ha stretto i denti nella seconda sessione. Ha raccolto le forze nella seconda manche. Ha commesso anche qualche sbavatura, ha quasi frenato e rischiato di piantarsi. Ma questa volta no, è rimasto in piedi. La malasorte non poteva ancora una volta buttarlo giù dal podio, oggi Luca ha resistito a tutto e a tutti e ha costruito una medaglia che nella storia dello sci italiano sarà ricordata per sempre. Il primo podio è iridato per Finfer, glorioso solo per questo. Le lacrime accasciato nella finish area, la commozione indescrivibile.
RINASCITA – Luca rappresenta la storia di chi dato per spacciato è riuscito finalmente a lasciare il segno, di chi considerato bravo ma non campione, è la favola del brutto anatroccolo che diventa cigno, è la connotazione più bella che la vita riserva sempre emozioni e sensazioni indescrivibili e impossibili. E va bene che tecnici e dirigenti, che tifosi e compagni di squadra, che uomini della aziende di settore e giornalisti, dicevano alla vigilia che ogni gara ha una sua storia e quindi chissà. Si diceva, si scriveva, si raccontava, ma sapevamo che le speranze erano ridotte al lumicino. La medaglia devastante di Luca dimostra invece che ogni giorno è un nuovo giorno. E non è vero che ogni medaglia è uguale. Questa è unica. Questo argento segna la rinascita di un movimento: lo sci italiano del gigante torna prepotentemente a dominare la scena. E lo fa ai Mondiali in casa. Carta canta. De Aliprandini con questa medaglia cambia la scena, sale sul podio nel giorno giusto semplicemente. Sale alla ribalta con veemenza e prepotenza. Non è più il genio incompreso. La sua classe ora è realtà. Si è consumata e realizzata sul mitico teatro della Labirinti. Secondo ma numero uno oggi Finferlo. Numero uno davvero.
FAIVRE CAMPIONE DEL MONDO – E poi c’è un altro che piange di gioia, di felicità, che abbraccia in lacrime Luca. E’ il francese Mathieu Faivre che conquista un oro bestiale. Un recupero possente per il transalpino, mentre il suo compagno di squadra e super favorito dopo aver chiuso in testa la prima frazione deraglia. E si, Alexis Pinturault deve dire addio ai sogni di gloria questa volta. Bronzo per l’austriaco protagonista di un una rimonta e di una prestazione esaltante: Marco Schwarz. E gli altri italiani? Riccardo Tonetti 12°, ottimo 14° il 2001 Giovanni Franzoni. Carattere e talento, il giovanotto bresciano è protagonista a Cortina e coglie un risultato prestigioso, il migliore della sua giovanissima carriera. Giovanni Borsotti invece esce di scena nella seconda sessione.