Nebbia e neve che cade copiosa: oltre a tirare le linee più efficaci è necessario fare attenzione a non uscire dalla traccia e finire nella neve riportata. Così la prima manche del gigante olimpico di Yanqing, che vede il solito Marco Odermatt davanti. Dopo la delusione del superG, lo svizzero è in cerca di riscatto fra le porte larghe cinesi. Odermatt comanda è vero, ma sono tutti appiccicati. Infatti l’austriaco Stefan Brennsteiner è vicinissimo: solo 4 i centesimi che lo separano dall’elvetico. A 8 c’è il campione del mondo in carica della specialità, il francese Matthieu Faivre. A 12 Henrik Kristoffersen: il norvegese ha aperto le danze con il numero 1. Ancora Francia davanti: Thibaut Favrot è quinto a 19 centesimi. Più attardato il transalpino di punta: Alexis Pinturault infatti è 11° a 1.06.
CLASSIFICA PRIMA MANCHE GIGANTE MASCHILE BEIJING
DE ALIPRANDINI IN CORSA PER UNA MEDAGLIA – Parte con il 2 Luca De Aliprandini: il trentino si difende sulla Ice River. Lotta Finferlo e termina sesto a conti fatti. Sono 49 centesimi dalla testa della classifica: insomma è senza dubbio in gara per una medaglia. Incrociamo le dita. Lo aveva detto alla vigilia il responsabile azzurro delle discipline tecniche che Luca era in condizione di poter far bene. Ha avuto ragione Roberto Lorenzi, adesso c’è da rincorrere il podio nella seconda sessione che partirà alle 8 (posticipata rispetto alle 6.45 iniziali) «Vedevo poco, non mi fidavo. Peccato, avrei preferito il sole per attaccare, ma è andata così. Alla fine sono a praticamente mezzo seconda da Odermatt, non male. Ora speriamo in una buona visibilità per potermi giocare tutte le mie carte. La pista è un po’ corta, il manto invece anche se varia è comunque non ghiacciassimo e ti permette di fare un po’ quello che vuoi», sostiene De Aliprandini.
OUT SALA E VINATZER – Sono deragliati dal pendio a cinque cerchi invece Tommaso Sala, sceso con il 39, ed Alex Vinatzer al via con il 44. Tornado ai primi, a 74 centesimi l’austriaco Manuel Feller stacca il settimo posto. Quindi a chiudere la top ten lo sloveno Zan Kranjec, lo statunitense River Radamus e lo svizzero Gino Cavieziel.