Dai cattivi pensieri alla vittoria: Dolmen ritrova le energie dopo enormi sacrifici

Lo sci regala una sorpresa dietro l’altra. A volte dà molto, a volte toglie tanto, forse tutto. Oggi è così, domani chissà. Basta una gara, un piccolo istante, un momento per cambiare radicalmente prospettive e obiettivi. In negativo o in positivo. Elena Dolmen, 24 anni del Centro Sportivo Esercito, ha attraversato anche lei quel momento delicato e fatto di tante domande. Continuare o lasciare? La miglior risposta l’ha trovata oggi, salendo sul gradino più alto del podio della discesa di Sankt Anton. 

Ora come cambia la stagione?
«Ogni giorno c’è qualcosa di diverso: fino all’altro ieri pensavo di smettere ora invece potrebbero aprirsi altre porte, chissà. Aspettiamo e vediamo, per il momento il mio obiettivo è quello di continuare a dare il massimo in pista». 

Solo in discesa o anche in superG?
«La discesa la sento più mia, ci sono curvoni più lunghi e adatti a me; i superG di Coppa Europa sono diversi da quelli di Coppa del Mondo, sono più simili a dei gigantoni e io faccio un po’ più di fatica». 

Sei una donna tuttofare, raccontaci. 
«Eh sì, gli sci me li preparo da sola, gli skiman della squadra sono disponibili e mi danno dei consigli. Però in skiroom ci sono io e preparare materiali da velocità richiede tempo ed energie, che sottraggo magari al riposo o ginnastica». 

Sei atleta fuori squadra, come ti sei avvicinata a questo inverno?
«Con il Centro Sportivo Esercito, che ringrazio. Abbiamo fatto qualche raduno tra Cervinia e la Val Senales, ci siamo allenate bene anche se noi non riusciamo a fare velocità. Ho praticamente messo gli sci lunghi in gara, poi siamo state convocate per alcuni allenamenti con la squadra». 

La migliore stagione di sempre?
«Forse sì, vero però che nelle ultime tre stagioni ho sempre fatto delle top 10, che però non mi hanno permesso di rientrare in squadra». 

Soddisfatta?
«Ovviamente sì, sono molto contenta, non mi aspettavo questo risultato. Sapevo di poter fare bene, ma non così». 

Ora nella sua testa sono cambiate tante cose. 

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