Anche per la C maschile trasferta fiamminga agostana: per il team di Alexander Ploner e Samuele Sentieri doppio skidome, prima in Belgio a Peer, poi in Olanda a Landgraaf. Un’esperienza nuova per i due tecnici, entrambi per la prima volta in capannone. «Da atleta – ci racconta Ploni – non c’era ancora la necessità di organizzare allenamenti negli skidome, e anche da tecnico non avevo mai messo in programma questa trasferta. Sicuramente interessante, anche perchè le condizioni sono belle toste: più a Peer che a Landgraaf, ma è stato un bel test per tutti».
Invece il viaggio a Fonna lo hai chiesta fortemente.
«Beh, lo avevo scoperto quando ancora gareggiavo ed è un ghiacciaio dove puoi davvero diversificare parecchio viste le tante linee che si possono tracciare. Devi mettere in conto che oltre ai pali devi caricarti anche un sacco di sale, però poi trovi condizioni davvero ottimali. Siamo saliti a inizio luglio e non c’erano ancora tanti team, mi hanno detto che mai come quest’anno il ghiacciaio ha tenuto benissimo e ancora adesso si stanno allenando le squadre, periodo questo solitamente di chiusura».
Bel modo di fare gruppo.
«Certamente, serviva anche questo visto che c’era la necessità di conoscerci. Anche perchè altro che camere d’albergo, si dormiva tutti insieme in un casa a bordo fiordo…
Qualcuno ha pure fatto il bagno lassù. Insomma credo che sia stata una bella esperienza per tutti; alla fine, però, abbiamo lavorato sodo in pista e questo è quello che conta».
Soddisfatto sinora?
«Sì certo, il programma di lavoro è stato rispettato, poi vedremo i risultati durante la stagione. Gli obiettivi singoli sono un po’ diversi, ma sono ottimista: diciamo che il nostro obiettivo è quello di portarli a trovare di più il loro istinto sugli sci, senza troppi schemi mentali».
Adesso?
«Adesso ancora Formia dai 21 agosto, poi dal 6 settembre abbiamo un periodo a Saas-Fee e poi vedremo se organizzare il successivo lì o a Hintertux».