«Sì, mi sento molto cresciuta, soprattutto perché dopo il primo anno di Coppa del Mondo ho capito che la cura del dettaglio è fondamentale». Non ha dubbi Giorgia Collomb, valdostana del Centro Sportivo Carabinieri, ormai pronta ad aprire il primo cancelletto di partenza della nuova stagione.
È ancora giovanissima, soprattutto con pochissima esperienza in Coppa del Mondo, eppure sembra già avere le idee chiare e afferrare con decisione, determinazione e le giuste parole certi argomenti. È cresciuta nello sci club La Thuile, seguita dal papà-allenatore Daniele, che ha già raggiunto Sölden. E ha sciato parecchie volte con Federica Brignone. «L’ho vista sciare quando ero bambina, a volte mi allenavo con lei – ha raccontato – Osservavo ogni suo movimento, il modo in cui affrontava le curve. Oggi vederla in pista è ancora più impressionante, è un’ispirazione vera per i giovani, e per me è una cosa bellissima».
Molti già la paragonano a Federica Brignone, bellissimo ma non deve diventare un peso, perché la crescita deve avvenire graduale. Lei non si scompone, anzi: «Per me è motivante tutto questo, Fede è una delle sciatrici italiane più vincenti di sempre. Dal comitato allo sci club, fino alla squadra nazionale: è stato tutto un percorso naturale. Sono orgogliosa di ciò che ho fatto, ma soprattutto di come ci sono arrivata».

Giorgia lo scorso anno ha già dimostrato delle belle sequenze, è già andata a punti in Coppa del Mondo, ma soprattutto si è messa al collo una medaglia d’oro nel parallelo a squadre dei Mondiali di Saalbach. «Correre con la maglia azzurra è un onore immenso – spiega – Lo desideravo fin da bambina. Quando ai Mondiali ho ascoltato l’inno nazionale è stato un momento unico, qualcosa che non si dimentica. Spero di poterlo rivivere presto».
Nei suoi sogni, che avrebbe voluto non svelare, c’è molto di più. C’è il globo. «Sì, mi piacerebbe vincere una coppa di cristallo che è il simbolo della costanza e del lavoro di una intera stagione».
La carriera della giovane Collomb è racchiusa dietro la parola divertimento. Lo spiega sempre con estrema naturalezza. «All’inizio lo sci era solo divertimento – dice – poi i sogni sono diventati obiettivi veri. Oggi mi trovo alle porte di quello che ho sempre desiderato, ma continuo a fare tutto con lo stesso spirito di allora. Per me, la chiave per arrivare in alto è proprio questa: non perdere mai il divertimento».

E allora eccoci alla vigilia di una nuova stagione agonistica, che parte all’insegna di una nuova consapevolezza. «Ho lavorato molto su me stessa, anche sul piano mentale. Con il nuovo allenatore, Daniele Simoncelli, abbiamo fatto un grande programma tecnico, uno step importante. Ora bisogna tirare fuori tutto questo nei momenti che contano».
Giorgia Collomb ha già gareggiato a Sölden. Lo scorso anno è proprio qui che ha iniziato il suo cammino al massimo livello, indossando il primo pettorale in Coppa del Mondo. «È una gara particolare, è una battaglia – dice – Ottobre è sempre un mese strano, non sai mai come sei messo davvero. Ma ho fiducia nel lavoro fatto e tanta voglia di ricominciare».
E allora poche ore e capiremo i progressi di Giorgia, che ovviamente fa un pensiero anche ai Giochi Olimpici. «Prima di tutto devo pensare a crescere e a gareggiare – spiega – Le Olimpiadi? Se arriveranno, sarà bellissimo. Se non sarà questa volta, ce ne sarà un’altra. L’importante è continuare a costruire».




