Elezioni Fisi – Così il Segretario Generale sarebbe ridimensionato
Lorenzo Conci è ‘partito’ con determinazione nella campagna elettorale per la presidenza della Fisi. Chi sostiene innanzitutto Lorenzo Conci? C’è il Comitato Trentino in blocco, ma in ogni regione l’ingegnere civile ed albergatore, nonchè l’organizzatore degli eventi Fis a Madonna di Campiglio, può contare su un sostegno. Parte così insomma la rincorsa alla presidenza di Conci, che ora cercherà di ampliare la base. Dalla sua c’è il cosidetto gruppo ‘Fisi Etica’, che nello scorso Consiglio federale ha rappresentato l’opposizione a Giovanni Morzenti. Con Conci quindi gli ex-consiglieri fra cui Rainer Senoner, Gabriella Paruzzi, Anastasia Cigolla, Enzo Sima. La candidatura di Conci si basa principalmente sulla volontà di inserie la nuova figura dei Direttori Sportvi. Ecco cosa afferma in merito Conci: «Il principio ispiratore più importante riguarda la riorganizzazione generale. Dobbiamo dividere le quattro grandi discipline (alpino, fondo, Snowbaord/freestyle e bob/slittino) in modo che ciascun direttore sportivo abbia la possibilità di controllare ogni aspetto della sua attività, compreso quello della propria segreteria e dei propri collaboratori in sede, in modo tale da far prevalere l’immediatezza e il buon senso, ispirato dall’esperienza, sul dirigismo burocratico che tende ora a condizionare il lavoro. Dobbiamo invece creare contatti strutturati e regolari tra i quattro dipartimenti per creare opportunità di scambio di esperienze e favorire la crescita del senso di appartenenza al medesimo gruppo che opera per l’affermazione della Federazione. In pratica si tratta di implementare un modello che è il contrario di quello attuale, dove la burocrazia è ( non in senso strettamente dispregiativo) impersonale e permeata di procedure e direttive, ordini di servizio di varia natura che scoraggiano e inibiscono il contatto tra gli operatori, gli stessi soci e i potenziali partners e la Federazione. Il direttore sportivo è nella posizione di elaborare le proprie procedure, renderle adatte al proprio settore ed esserne ambasciatore verso l’esterno fino a concludere rapporti di collaborazione ( sponsorizzazioni e partnership) che richiederanno solo il nulla osta del Presidente e del Consiglio, ma del cui rispetto e applicazione, potrà farsi carico egli stesso. Questa scomposizione operativa darà dignità, attraverso una maggior autonomia operativa, anche alle discipline più piccole e consentirà anche di ridimensionare il ruolo e le responsabilità del Segretario Generale, figura che negli ultimi 20 o 30 anni è stata sempre difficile da trovare e formare. Se i direttori sportivi saranno tenuti a coordinare anche l’operatività del proprio personale di sede, il SG potrà seguire da vicino il personale responsabile dei sevizi amministrativi e di quelli generali confrontandosi regolarmente con i DS, ma nell’ambito di un rapporto più paritetico nel quale le responsabilità di ciascuno restano precisate e distinte».