Ciao Paolo. La Toscana che scia piange Costagli

Questa volta non ce l’ha fatta. Più forte di un trapianto di reni, più forte del covid. Ma adesso non ha potuto far niente di fronte ad un incidente stradale nei pressi di Firenze. E così ha lasciato la Toscana che scia e la figlia Alessandra e il piccolo nipote Paolo Costagli. Colonna del Comprensorio del Cuoio ed ora tesserato con lo sci club Empoli, Paolo ha dato tanto allo sci toscano. Giudice di gara e attualmente consigliere regionale del Comitato Appennino Toscano, Paolo aveva 61 anni. Un tipo vulcanico il pisano di San Miniato, sempre sorridente, una persona coinvolgente. «Lo conosco da trent’anni, oltre che un capace dirigente, era un amico vero. Uno di quelli che c’è sempre…», fa sapere Francesco Contorni, presidente CAT e vice presidente Coni toscano. Lo ricorda così Rossano Pagliai, responsabile dello sci alpino toscano e vice presidente del Comitato: «Entusiasmo da vendere, una persona sempre entusiasta della vita. Ci mancherà…Era un piacere confrontarsi con Paolo». Ecco Giorgio Vannini, l’altro vice presidente CAT: «Persona attenta alle regole, un appassionato del mondo delle gare. Certo, negli ultimi due anni la malattia lo aveva obbligato a rallentare l’impegno, ma comunque una figura davvero importante per il movimento».

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