Chamonix, il commento tecnico della supercombinata

Il lungo week end di Chamonix si conclude con la gara di supercombinata. La specialità meno spettacolare dello sci alpino viene collocata in calendario di domenica e non giova certo all’incremento dell’interesse per lo sci. Questa volta c’è l’attenuante del pendio della prova di slalom che non è selettivo e consente ai discesisti di difendersi in modo onorevole. Si assiste quindi ad una gara aperta e ne approfitta l’austriaco Romed Baumann che dopo una prova di discesa irresistibile, dove accumula grande vantaggio su tutti, riesce a limitare i danni in slalom e vince con più di un secondo di margine sul francese Alexis Pinturault. Visivamente, è lo slalom a creare maggiori differenze tra le discese che alternano slalomisti e discesisti. Il gesto tecnico dello slalom richiede quantità di allenamenti insostenibili per i discesisti che ovviamente non riescono a creare traiettorie dirette e tempi brevi in curva. Baumann fa il suo nonostante accusi più di due secondi da Pinturault tra i pali stretti. Il francese scia con la solita rapidità, tempismi perfetti ed un pizzico di fortuna dovuta al ventisettesimo tempo in discesa che gli consente di partire tra i primi in slalom, con il sole, al contrario degli ultimi scesi. Peccato per Dominik Paris. L’azzurro si comporta bene in discesa e ottiene il terzo tempo. Parte all’attacco in slalom, con l’approccio giusto. Un’inforcata a metà prova lo mette fuori gara quando era in lotta per il podio finale.

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