Chamonix presenta una pista interessante, ma la parte veramente tecnica non supera i quaranta secondi, quelli iniziali. Come sempre sono i migliori a giocarsi la vittoria, ma è il tratto più facile ad essere decisivo, quello in cui contano soprattutto le doti di scorrevolezza. Il successo va all’austriaco Klaus Kroell, con un solo centesimo di secondo di vantaggio su un grande Bode Miller. Due gare opposte quelle dei due rivali. Kroell è autore di una prima parte di gara disastrosa, addirittura fuori dai primi trenta in classifica dopo quaranta secondi a causa di alcuni errori, ma anche di un’interpretazione poco fluida e imprecisa. Segue però la parte di scorrimento e l’austriaco è un fulmine. Sfrutta le sue doti tecniche di scorrimento, i materiali e il suo peso non indifferente. Bode fa il contrario. Parte alla grande, dà spettacolo nelle curve più tecniche con passaggi per lui nella norma, ma impossibili per altri. Riesce a sfruttare lo sci interno in curva come nessuno, si inclina pericolosamente, ma lo sci taglia, scorre e fa velocità. Nel tratto finale perde alcuni decimi preziosi che gli impediscono di portare a casa una vittoria che sembrava cosa fatta. Curioso notare i distacchi molto contenuti tra i primi, nonostante si trattasse di una discesa superiore ai due minuti. Didier Cuche giunge terzo a quattro centesimi. Con otto centesimi ci si trova giù dal podio, con diciassette addirittura al sesto posto. Domani si replica, stessa pista, sempre discesa.
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