CDM, seconda ispezione di Atle Skardal a La Thuile

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La pista ‘Franco Berthod – 3’ di La Thuile ha passato il test, ma una decisione sull’assegnazione di una gara di Coppa del Mondo verrà presa solamente a giugno, al prossimo consiglio FIS di Barcellona. Contrariamente alla prima ispezione fatta in autunno e con la pista non innevata, Atle Skårdal ha cambiato idea sulla pista valdostana. «Le impressioni sono positive. Nella prima visita non ero così convinto – ha detto il race director delle gare femminili -. Con la pista innevata è davvero un’altra cosa. Il tracciato rimane comunque difficile, ci sono aspetti relativi alla sicurezza da migliorare e da rivedere la ‘start area’». Si profila anche un accorciamento della gara per renderla meno impegnativa. Quasi risolto il problema pista, ora si apre un fronte ben più ampio: gli eventi collaterali. Molto dipenderà dal budget e dalle risorse che gli organizzatori metteranno in campo per la manifestazione. Perché non basta più avere la pista più tecnica e più bella, ma bisogna creare l’evento. Bisogna avere eventi collaterali, strutture alberghiere e un entourage che faccia concorrenza alle altre località. «Ad oggi si potrebbe pensare ad una sola gara, ma per entrare in pianta stabile nel circuito di Coppa del Mondo bisogna avere un valore aggiunto, appunto sugli eventi di contorno». Imponente la delegazione che ha seguito Skårdal. Presenti, oltre agli addetti delle Funivie del Piccolo San Bernardo guidati da Corrado Garino, il presidente FISI Flavio Roda, il consigliere federale Dante Berthod, il comandante del Centro Sportivo Esercito Marco Mosso, il responsabile dello sci alpino Asiva Ottavo Bieller, l’ex atleta azzurro Matteo Belfrond e il tecnico azzurro Christian Corradino che ha tracciato la pista. L’ispezione è durata quasi quattro ore, con lo staff che ha percorso due volte la pista valdostana. Ora i responsabili FIS faranno una dettagliata relazione. Poi, la parola, passerà al consiglio.

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