Carraro: "Voglio una Fisi piu' unita e dialogante"

Il commissario: "Nei prossimi giorni altri due vice commissari"

Milano, Via Piranesi. Stesso piano, stessa sala, e anche stessa aria afosa. Tuttavia il clima, l’atmosfera che si respirano sono diverse. Dove si è consumata la ‘rottura’  fra Giovanni Morzenti, già presidente Fisi, e il direttore tecnico Claudio Ravetto, va in scena la prima conferenza stampa ufficiale del commissario straordinario Franco Carraro, settantadue anni, in passato già ‘tutto’. Una prima apparizione formale, istituzionale, come è il suo ruolo. Al suo fianco Andrea Facchinetti dell’ufficio stampa e un ‘redivivo’ Max Vergani. Non c’è Tino Redaelli, voluto due mesi fa in Fisi da Morzenti per la comunicazione. Una semplice casualità la sua assenza? Carraro prende parola dopo i saluti di rito con la stampa accorsa numerosa: "La decisione dell’Alta Corte? Controlli doverosi, a maggior ragione visto che la vittoria di Morzenti non era stata schiacciante, anzi". Una conferenza veloce, ma precisa, come è precisa la volontà del nuovo commissario: "Io voglio cercare innanzitutto di riportare serenità in un ambiente lacerato, diviso, spaccato. C’è bisogno di unità. Un elmento che mi viene subito in mente, ed è cruciale, sono i rapporti con i comitati organizzatori di Coppa del Mondo. Al di là del discorso finanziario, è mancato il dialogo, il confronto. Il mio compito è portare la Fisi ad una nuova assemblea. Non certo in tempi biblici, ma nemmeno fare in fretta senza dare le giuste garanzie. C’è un proverbio…la gatta frettolosa ha fatto i gattini ciechi…". Franco Carraro è un uomo di sport, "Poco uomo di sci, in senso tenico. Tuttavia non è questo il mio ruolo, non andrò a vedere le gare la domenica. Certo, mi piace però ricordare che nel 1966 ho vinto i campionati studenteschi di sci alpino, questo sport comunque mi piace, lo sento". Con Carraro c’è anche un’altra figura rilevante in Fisi. "Il vice commissario Cristina Rossello avrà un ruolo determinante. Si occuperà preferibilmente di amministrazione e di econonia. Valuterà i contratti in essere e quelli futuri. E’ probabile che nomineremo un altro o forse due vice commissari, uno sicuramente per la parte sportiva, tecnica". Claudio Ravetto per lo sci alpino? Forse un altro per il fondo e le altre discipline? Carraro non parla assolutamente di nomi. "Per quel che riguarda l’attività fino a metà settembre è tutto confermato, poi vedremo. Per il momento non incontrerò i tecnici, il mio compito è la politica sportiva, di quella capisco di più". Un Carraro che non si vuole intromettere, perchè "Non avrei al momento gli argomenti tecnici, altri avranno questo compito. Atleti e tecnici sono la priorità comunque, è sempre bene ricordarlo". Intanto lunedì prossimo incontrerà il mondo della neve. "Incontrerò i presidenti dei comitati regionali, i consiglieri federali decaduti e tutti quelli che si sono candidati nelle liste. Sarà un confronto molto importante e sicuramente costruttivo".  Al termine si sbilancia sulla figura del presidente che verrà. "Come deve essere? Un bravo ex sportivo, vincente, uno poi che abbia doti manageriali spiccate. Non sempre vanno di pari passo questi elementi, ma se ci sono entrambi tanto meglio". Un assist per Manuela Di Centa?

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