Federica Brignone ha portato a quota 72 i successi femminili italiani nella storia della Coppa del Mondo di sci alpino. E’ la seconda azzurra, dopo Deborah Compagnoni, a riuscire nell’impresa di vincere in tre specialità diverse. Arrivano anche i primi punti nel circuito per Federica Sosio, decima, mentre Elena Curtoni è riuscita a giungere al traguardo per la prima volta in stagione nella disciplina. Ecco le parole delle tre italiane da Crans Montana.
FEDERICA BRIGNONE – «Giornata infinita – ci dice Federica, stanca, ma raggiante – Oggi ho trovato uno slalom tosto, rovinato, salato, che girava molto e tutto sul ripido. Condizioni che a me piacciono veramente. Ma non era per niente facile: ho visto che facevano tutte fatica e mi sono detta ‘Non ce la farai mai’. Ho pensato solo a sciare nel modo giusto per queste condizioni, sempre sopra il palo. Quando sono arrivata al traguardo ho visto ‘-0”18 e non 1”18. Non ho realizzato subito il vantaggio che avevo e quindi pensavo di chiudere poi seconda dietro la Stuhec. Invece… E’ un onore per me aver vinto in tre specialità diverse come Deborah Compagnoni. Raggiunta mia mamma? Sì è vero. Ma siamo due atlete diverse, ovviamente. Certo è un bel traguardo, lei è ancora oggi l’italiana più vincente in slalom quindi vuol dire che ha fatto una grande carriera. Posso vincere di più? Ci proverò. Io però non sono nata per diventare campionessa, non ho sciato tanto in gioventù come le altre. Lo sci non è mai stato la mia vita, lo è diventato solo una volta entrata in Nazionale. Non è mai troppo tardi, chiaro. Dopo il Mondiale pensavo che quello di oggi sarebbe stato il mio ultimo slalom nell’annata, adesso vedremo se gareggiare o meno anche a Squaw Valley. Il Mondiale? Alla fine non sono rimasta poi così male, voglio dire anche campioni come Pinturault e Kristoffersen sono tornati a casa senza medaglia, cosa dovrebbero dire loro? Capita. Certo, ero arrabbiatissima per il quarto posto, il “legno” è duro da digerire. Il passato però è passato, non potevo tornare in partenza e rifare la prima o la seconda manche del gigante iridato. Ho voltato pagina, pensando che avevo ancora tante gare a disposizione per fare bene nel finale di stagione. E poi dopo quattro giorni a letto, oggi finalmente stavo molto meglio. Mi sono allenata a casa in slalom, ero dispiaciuta di non aver fatto superG nelle ultime due settimane. Voglio sempre lavorare per diventare un’atleta migliore».
ELENA CURTONI – «Sono contenta per il fatto… di aver concluso finalmente una gara di combinata alpina – ha ammesso la valtellinese -. Chiaro, avrei potuto fare di più sia in slalom che in superG, mi sono tenuta un margine di sicurezza. Domani partirò per vincere, questo è sicuro. Con l’obiettivo di spingere tutte le curve, senza lasciarne una!».
FEDERICA SOSIO – «Ho commesso qualche piccolo errore sia in superG che in slalom, ma ovviamente non posso che essere davvero felice oggi – ci dice la bormina -. Slalom? Era difficile per una combinata alpina. Quando sono scesa io la neve era bella, ma salata, con grano grosso, quindi sempre un po’ particolare…».
MATTEO GUADAGNINI – «Mai vista sciare in slalom con questa cattiveria e determinazione, Federica. Oggi è stata davvero superlativa. Con questo atteggiamento vale le prime dieci anche tra i rapid gates».
GIANLUCA RULFI – «Troppo rumore per nulla sul superG, sembrava diventato… la Kitzbuehel delle donne. Non era così. Certo già in ricognizione ci eravamo accorti che quella quarta porta creava problemi, avevamo avvertito tutte le atlete. Io ero tranquillo, in partenza, sapevano cosa fare. C’è stata però una forzatura: già le atlete svizzere hanno potuto provare al meglio il pendio; se poi traccia anche il loro allenatore… Oggi si è rivelato un boomerang, perché la neve si è dimostrata più veloce del previsto per la prima manche e alla fine a volte mezzo metro in più o in meno in una porta può cambiare tanto nello sviluppo della gara. Infine, è chiaro che quando cominciano a cadere le prime tre atlete, tutte in partenza si spaventano. Però quel passaggio era stato studiato ben. Gli errori ci possono stare. Se ogni volta bisogna ricominciare da capo, poi le regole non valgono più…»
LE VITTORIE ITALIANE FEMMINILI IN COPPPA
16. Deborah Compagnoni (13 GS, 2 SG, 1 SL)
15. Isolde Kostner (12 DH, 3 SG)
8. Karen Putzer (4 SG, 4 GS)
6. Denise Karbon (6 GS)
4. Maria Rosa Quario (4 SL)
4. Federica Brignone (2 GS, 1 SG, 1 AC)
3. Claudia Giordani (2 SL, 1 GS)
3. Sabina Panzanini (3 GS)
2. Daniela Zini (2 SL)
2. Elena Fanchini (2 DH)
2. Nadia Fanchini (1 DH, 1 SG)
1. Bibiana Perez (K)
1. Paola Magoni (SL)
1. Lara Magoni (SL)
1. Michaela Marzola (SG)
1. Giustina Demetz (DH)
1. Chiara Costazza (SL)
1. Daniela Merighetti (DH)