Ai Giochi ci sarà. Sicuramente da portabandiera, il resto si vedrà, anche se a questo punto la speranza è quasi una certezza. Ma prima è probabile, pensabile e forse auspicabile che Federica Brignone voglia testarsi anche in Coppa del Mondo. Da apripista? In gara? Conoscendola, la sensazione è che voglia vedere davvero a che punto è gareggiando nel circuito maggiore, per altro suo classico terreno di caccia.
E se ritorno sarà prima di Milano-Cortina 2026, quando andrà in scena? Intanto c’è da dire che la situazione sta volgendo al meglio e forse non era nemmeno prevedibile: Federica migliora di giorno in giorno, sia dal punto di vista fisico, sia sulla neve. E con il miglioramento cresce anche la fiducia, ovviamente. Anche ieri ha fatto un grande lavoro sugli sci a Courmayeur, con, tra gli altri, Davide Brignone e Mauro Sbardellotto, i suoi angeli custodi (allenatore e skiman, storico).
Brignone si sta dando una chance con una forza e una determinazione unica, ed è stata anche seguita in maniera mirabile da tutti coloro che l’hanno aiutata prima a rimettersi in piedi, poi nella riabilitazione e ora con l’allenamento vero e proprio. Nessuno escluso. La novità è che a breve (domani o dopodomani al massimo) tornerà ad allenarsi anche tra i pali, la vera prova del nove per capire se sentirà dolore o meno forzando (finora no ed è già un bel riscontro) e se può davvero pensare di essere veloce come prima. Poi serviranno i riferimenti con le avversarie. Prima, pali e magari cronometro.

C’è fiducia attorno a lei e ora Federica ci crede veramente. Ma resta la domanda: quando tornare in gara prima dei Giochi, se davvero c’è la volontà di farlo? La finestra giusta potrebbe essere tra il 17 e il 31 gennaio, cioè tra le gare di Tarvisio, Kronplatz, Spindleruv Mlyn e Crans Montana. Difficile dire esattamente quale possa essere la competizione o la tappa del rientro, ma è possibile che sia in Italia. Proprio come i Giochi…





