Urlo di gioia e liberatorio per Federica Brignone che mette a segno un altro colpo ai Giochi Olimpici di Pechino. La valdostana si colora di bronzo nella combinata alpina, portando all’Italia la sedicesima medaglia di questa spedizione. Una bella discesa per Federica, uno slalom buono ma non tirato al massimo. D’altronde poco prima Mikaela Shiffrin era uscita di scena e gli scenari erano cambiati e di molto.
Così Brignone ha messo i bastoni fuori dal cancelletto di partenza per fare la sua manche, che ha sciato pulita senza particolari sbavature. Ha subito mangiato tutto il ritardo che aveva nei confronti di Ester Ledecka (quarta) per andare al comando con otto decimi sulla ceca.
A luce verde, lei ha risposto con un grande urlo, perché quella seconda medaglia tanto attesa (nei giorni scorsi aveva parlato di Giochi al di sotto delle aspettative) era ormai sempre più vicina. Era solo questione di capire di quale colore sarebbe stata; per quello ha dovuto attendere la discesa di Gisin e Holdener che in slalom hanno senza dubbio una marcia in più. Le due elvetiche non hanno sbagliato. Wendy Holdener ha fatto una grande manche (prendendosi anche qualche rischio) e si è messa 8/10 davanti a Federica, poi è arrivata Michelle Gisin, autentica polivalente, che ha “ammazzato” la gara con una straordinaria prova tra i pali stretti. Oro con 1”05 di vantaggio nei confronti di Holdner, bronzo per Brignone a 1”85.
Tutte fuori le altre azzurre: Elena Curtoni era uscita nella run di discesa questa mattina, Nicol Delago e Marta Bassino sono invece uscite nello slalom, mentre stavano disputato una più che discreta run.
Si è detto prima dell’uscita di Shiffrin, l’ennesima di questi Giochi Olimpici che restano stregati per la stella americana. Errore davvero banale per una campionessa come lei, che da sempre regala passaggi spettacolari. Una Pechino davvero da dimenticare.