Il venerdì è giorno di conferenza in casa Italia e l’appuntamento è al Sunny, quartier generale dell’Italia. Si raccontano le atlete, parla il direttore tecnico dello sci femminile italiano, Gianluca Rulfi, nei giorni scorsi a bordo pista in Val Senales e fiducioso. Federica Brignone e Marta Bassino sono le due frecce nell’arco della squadra azzurra; la valdostana ha sciato forte in Argentina, sulla Leo Gurschler un po’ di alti e bassi, soprattutto perché è un pendio che non ama in modo particolare. «Ma la gara è la gara e la conosciamo, è senza dubbio una delle atlete più in forma insieme a Shiffrin ed Hector – racconta Rulfi -. Marta ha ritrovato la serenità, è tranquilla e sta proseguendo nel suo percorso, sistemando alcuni aspetti tecnici».
Federica Brignone indosserà il pettorale numero 14 a Sölden, ma sarà ancora una prima volta. «Un po’ di tremolio lo avrò quando metterò i bastoni fuori dal cancelletto – dice -. So dove sono, so cosa voglio, le mie aspettative sono alte, così come lo sono quelle all’esterno». Esperienza da vendere, entusiasmo altissimo, voglia di alzare ancora l’asticella. «Mi diverto con la sfida, il piacere di misurarmi e di ricercare nuovi limiti. Sto sciando abbastanza bene, a Ushuaia ero full gas – racconta -. Ho visto Sara e Mikaela sciare forte in Val Senales, con Lara non ho avuto particolari confronti, ma non ho dubbi e so che mentalmente è quadrata. Anche Zrinka Ljutić può andare bene, così come Marta non sta sciando male».
Niente sciata in pista oggi, la Fis già nella giornata di giovedì ha preferito cancellarla, per preservare le condizioni del pendio che potrebbe sorridere a Federica Brignone, lei che predilige queste nevi calde.
Marta Bassino arriva da una stagione non semplice, ma quel periodo sembra essere un ricordo. E lo si è notato distintamente già qualche giorno fa a Milano, durante la presentazione della Fisi. A Sölden un podio nel 2016, una vittoria nel 2020, domani una nuova occasione per dimostrare il suo talento e il suo valore, dopo una stagione estiva. «Arrivo da una stagione difficile di vita personale, non butto via neppure quella, il bello e il brutto del nostro sport è che ogni anno riparti da zero – spiega Bassino – Ho fatto un ottimo allenamento in Argentina, devo mettere insieme i pezzi, ma sono molto fiduciosa».
Sta sciando bene anche Asja Zenere, che ha cambiato diverse cose sopratutto nella preparazione ed è in forma, «soprattutto dal punto di vista fisico – racconta – La schiena va bene, ho ritrovato la serenità e mi sento competitiva».
Roberta Melesi dice: «Mi presento a questo inizio di stagione senza infortuni e percorsi riabilitativi, voglio guardare più in alto, cercando di fare in gara quello che faccio in allenamento». Qualche novità nella preparazione anche per Elisa Platino: «Devo ancora adattarmi un pochino, in Argentina ho fatto un po’ di fatica ma ho voglia di gareggiare – dice -. Voglio diventare amica del Rettenbach».
Ilaria Ghisalberti non è nelle migliori condizioni: in Val Senales è caduta ed è dolorante a una spalla. Ringrazia lo staff che la sta mettendo nelle migliori condizioni per essere al via: «Si alza il livello e si deve alzare anche la capacità di reagire a questi imprevisti – racconta -. Coppa del Mondo nei confronti della Coppa Europa? Sono due cose differenti, cambiano le piste e le condizioni.
Una sola debuttante in casa Italia ed è Giorgia Collomb, da quest’anno inserita nel gruppo Coppa del Mondo. Arriva da La Thuile, corre per il centro sportivo Carabinieri e ha da poco compiuto 18 anni. Per lei si prospetta la partecipazione anche alle prossime gare di Coppa del Mondo, con un occhio anche alla Coppa Europa, sempre per il discorso legato ai punteggi. Ma un passo alla volta, prima c’è l’esordio a Sölden.