Brennsteiner da sogno a Copper: trionfo a 34 anni. Vinatzer, che rimonta!

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Tappa e maglia. E sogno che si realizza a 34 anni suonati, dopo quattro, dicasi quattro operazioni alle ginocchia, con altrettanti legamenti crociati saltati. Stefan Brennsteiner commuove tutta l’Austria e si prende una vittoria da urlo nel gigante di Copper Mountain, dominando la prima manche e difendendosi alla grande nella seconda, ad alta quota, con pista segnata e tantissimi errori dei suoi avversari diretti.

Dulcis in fundo, ecco anche il pettorale rosso di leader di specialità, complice l’uscita di Marco Odermatt nella prima prova. Clamoroso Alex Vinatzer, da 20° a 5° con miglior tempo di manche. Eguaglia il suo miglio risultato tra le porte larghe, già raggiunto a Sölden e Aspen 2024. Ora per Alex urge riuscire a sciare sempre come ha fatto oggi e quindi mettere assieme due manche buone, non una sola. Anche sul Rettenbach seppe rimontare fino all’ottava posizione.

A Copper Mountain va in scena un gigante d’altri tempi: lungo, completo, con un bel muro centrale. In una parola: difficile. Molto difficile. E in grado di mettere a dura prova la resistenza fisica degli atleti. A tutto questo si aggiunge una visibilità un po’ più piatta nella seconda manche e i segni che si accumulano in pista. Morale: un’impresa confermare il piazzamento di metà gara. Infatti ci riescono in pochi e le rimonte, come al solito al maschile, si sprecano.

Grande ribaltone rispetto alla prima manche: Alex Vinatzer si dà una bella svegliata, recupera ben 15 posizioni rispetto a metà gara e da 20° si ritrova quinto: solido, con pochi spostamenti laterali, ottima posizione sugli sci e un grande muro centrale. Miglior tempo di manche, fiducia incamerata per il futuro e quinto posto nella graduatoria di slalom gigante. Certo, occorre finalmente mettere assieme due manche, e non una, di questo livello.

Alex Vinatzer ©Agence Zoom
Alex Vinatzer ©Agence Zoom

Nella seconda perdono posizioni su posizioni Kranjec, Tumler, Braathen, Meillard e Grammel. Mente sulla scia di Vinatzer rimontano alla grande Zubcic, da 13° a 3°, e Kristoffersen, da 5° a 2°. Ma il vero capolavoro è del leader di metà gara, Brennsteiner: mai aveva vinto in Coppa del Mondo, ci riesce in condizioni estreme, con tutta la pressione del mondo addosso, mentre gli altri favoriti deragliavano o perdevano posizioni uno dopo l’altro.

Lui non trema e con pieno merito va a prendersi il primo trionfo in Coppa del Mondo, in gigante. E il Wunderteam non vinceva tra le porte larghe in Coppa con i maschi da Palisades Tahoe, con Schwarz (oggi 4°), il 25 febbraio 2023. Giù il cappello. Settimo il belga Maes, al miglior risultato in carriera in assoluto.

Stefan Brennsteiner ©Agence Zoom
Stefan Brennsteiner ©Agence Zoom

Male gli altri italiani qualificati alla seconda manche: 26° Luca De Aliprandini, 29° con grave errore a metà, Giovanni Borsotti. In classifica generale comanda sempre Odermatt con 200 punti, ma Schwarz è secondo a quota 166. Undicesimo Vinatzer.

Le parole di Alex alla FISI a fine gara: «Nella prima manche ero un po’ addormentato – ha detto -, forse ho voluto anche fare un po’ troppo su queste nevi americane, dove bisogna invece essere un po’ più fluidi, e quindi ho calcato troppo un paio di porte, dove ho perso tanto tempo. Poi ho fatto una bella analisi prima della seconda. Ho parlato un po’ con Mauro Pini sul miglior modo per affrontare la seconda, cercando di far correre meglio gli sci. Non pensavo che fosse una manche che mi portava così avanti, ma posso essere contento del mio inizio di stagione in gigante».

Alex Vinatzer ©Pentaphoto
Alex Vinatzer ©Pentaphoto

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