La Federazione Internazionale Sci & Snowboard, durante il consiglio di Ginevra, ha vagliato anche alcune soluzioni per aumentare i premi degli atleti e ha concordato su una nuova regola che verrà applicata da subito, fin dalla stagione 2025/2026. I membri hanno votato l’aumento del montepremi fino al 20%, valido per tutte le gare di Coppa del Mondo, non solo dello sci alpino ma di tutte le discipline. La metà verrà garantita dalla Fis, mentre l’altra metà spetterà al comitato organizzatore locale di ogni singola tappa e non sarà obbligatoria. Su base volontaria, si precisa. «È chiaro che abbiamo ancora molto da fare quando si tratta di premiare i nostri atleti come meritano – ha detto il presidente Fis, Johan Eliasch – Si tratta di un passo importante, ma solo un altro di un lungo cammino da percorrere».
Lo scorso anno la vittoria veniva generalmente pagata 47 mila franchi svizzeri, sia in ambito femminile, sia in ambito maschile. Kitzbühel viaggia su altri binari, anche in questo caso: il superG di Marco Odermatt è valso 100 mila franchi; differente anche il valore dell’assegno ai Mondiali: il gigante d’oro di Brignone, oltre che la storia, è valso 57.600 mila franchi. Ora, con la nuova regola, una vittoria in Coppa del Mondo varrà oltre 50 mila euro, considerando solo il garantito dalla Fis. Se ci si aggiunge anche l’eventuale 10% pieno del comitato organizzatore, il premio potrà arrivare a 56.400 euro.
Al termine della passata stagione, la classifica dei “prize money” è stata vinta da Federica Brignone, che ha totalizzato 679 mila e 100 franchi di premi gara, cui si aggiungono tutti i premi degli sponsor personali. Alle sue spalle, Lara Gut-Behrami (356.190) e Sofia Goggia (262.690). In campo maschile, Marco Odermatt ha raccolto 725.640 franchi, molto più indietro Loic Meillard (376.550) e Franjo Von Allmen (327.750).