Il numero uno. Semplicemente. Punto e basta. La sua classe è totale: non solo tecnica, ma classe pura derivante da quella eccezionale capacità tipica del discesista di fare velocità sempre e comunque, anche e soprattutto dopo un errore. Dominik Paris è campione del mondo! Trionfa nel superG di Åre e conquista la medaglia d’oro dopo 12 anni da quella vinta da Patrick Staudacher sempre sulle nevi svedesi. Il gigante della Val d’Ultimo è straordinariamente il più forte: dopo la doppietta di Bormio, dopo la quarta perla a Kitbuehel, ecco questo trionfo sulla Olympia che lo consacra definitivamente nell’olimpo della velocità internazionale. Paris è la velocità, ha nel dna quella innata dote di scorrevolezza che lo fa accelerare accarezzando la neve e limitando inutile attriti e sbavature. Paris è potenza, è coraggio, è riuscire a non perdere velocità come nell’errore nella seconda metà di gara oggi che poteva compromettere la medaglia d’oro. Invece ha vinto Domme, perché è stato il più forte e con soprattutto margine.
INNERHOFER QUARTO – Peccato solo per Christof Innerhofer: quarto a 26 centesimi dal podio. Una medaglia di «legno» che brucia per il talentuoso velocista di Gais: mani sul casco e tanta rabbia per Inner nella finish area svedese appena si è reso conto della quarta piazza. D’altronde ai Mondiali, per i fuoriclasse come lui, conta solo il podio. La medaglia d’argento è per due oggi: sul podio appaiati al secondo posto a 9 centesimi dal nostro Paris ci sono l’austriaco Vincent Kriechmayr e il francese Johan Clarey. Quinto il francese Adrien Theaux, sesto il tedesco Josef Ferstl, settima piazza ancora per la Francia con il Brice Roger.
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CASSE OTTAVO – Ottimo ottavo Mattia Casse: forse ha fatto bene la federazione ha metterlo sulle splne e convocarlo in extremis per la rassegna iridata svedese. Un ottavo tempo a 41 centesimi dal podio che vuol dire tantissimo e una cosa su tutte: la conferma per il futuro in questa grande squadra della velocità. Matteo Marsaglia ha commesso un grave errore e ha chiuso attardato.