La 42ª festa Lazio Pianeta Sci si è tenuta pochi giorni fa nell’Auditorium del Palazzo delle Federazioni del Coni, a Roma. In occasione di questo evento, abbiamo parlato col presidente del Comitato Lazio e Sardegna, il CLS, Andrea Ruggeri. Questa era la terza edizione di Lazio Pianeta Sci con Ruggeri presidente, che ci ha parlato dello stato di salute dello sci in Lazio e in Sardegna, e di tanto altro.
«Il CLS negli ultimi anni si è evoluto. E anche questo evento, nel suo piccolo, dà spazio a sempre più categorie. Siamo cresciuti nello skiroll e nel biathlon, per esempio. Negli ultimi due anni abbiamo fatto partecipare i nostri atleti ai Campionati italiani di biathlon, e già esserci era un risultato importante per un comitato come il nostro. Fondo e sci alpino, poi, sono sempre un punto di forza» ha detto Ruggeri.
Come sta lo sci alpino nel CLS
«È complicato per regioni come le nostre confermarsi ai vertici anno dopo anno, ma ti direi che lo sci alpino nel CLS gode di buona salute. Le problematiche sono tante, specie per le regioni appenniniche: per più di metà dell’anno siamo al di fuori della nostra regione. Ma bisogna dare merito alle società, ai ragazzi, alle loro famiglie. Nonostante mille ostacoli, riescono a mantenere alto il nostro livello. Abbiamo individualità interessanti, siamo fiduciosi per le nostre squadre giovani. Quest’anno abbiamo squadre di comitato piuttosto folte, sia per i maschi che per le femmine» continua Ruggeri. Le squadre agonistiche regionali per la categoria Children (dirette da Marco Verdecchia) contano 5 Ragazze, 4 Ragazzi, 3 Allieve e 5 Allievi. Per la categoria Giovani, invece, le donne sono 9 e gli uomini 6.
«Un’eccellenza per il nostro territorio è Andrea Truddaiu, che in punta di piedi da Roma è arrivato in squadra B. Il suo esempio dev’essere uno stimolo per tutti gli allenatori. Non è semplice, in un contesto come il nostro, far emergere gli atleti, figuriamoci i coach. Andrea è l’esempio che tutto ciò è possibile» afferma Ruggeri.
Coesione all’interno del Comitato e prossime sfide
«Una delle prime cose su cui io e il Consiglio neo-insediato abbiamo voluto voluto insistere è stata lo scrollarci di dosso le rivalità tra i vari sci club. Sono inutili, specie in un territorio come il nostro in cui le realtà non sono molte. Abbiamo trovato il modo di fare sistema, di darci una mano: questa unione tra tecnici e dirigenti si è trasferita ai ragazzi». A esempio di ciò, Andrea Ruggeri cita la grande sinergia che c’è stata per i Campionati Italiani Children tra tutti gli sci club che si allenano tra Ovindoli e Campo Felice.
«La mia sfida più importante è quella di portare quanto prima una pista d’innevamento artificiale in una città, spero Roma. Credo fortemente nella promozione. La stiamo facendo, questa promozione, con le discipline nordiche, e non a caso stanno aumentando i praticanti. Una o due stazioni sciistiche nel Lazio (Campocatino e Terminillo subito, in futuro mi auguro Monte Livata e Campo Staffi), inoltre, potrebbero ripartire, grazie agli incentivi del Ministero per l’innevamento artificiale. L’altro aspetto è sicuramente investire sull’attività dei ragazzi, sostenendone più attività possibili».
Ruggeri conclude: «Ti do un’anteprima: da questa settimana è tornato ad affiliarsi al CLS il Cus Cagliari. Credo mancasse uno sci club sardo da una decina d’anni, quindi orgogliosamente sì, rappresentiamo anche la Sardegna».




