Stagione di Coppa Europa femminile ormai alle porte, con il circuito maschile invece già scattato. La competizione assoluta nel Vecchio Continente nacque all’inizio degli anni ’70 e fu dominata, nelle prime edizioni maschili, proprio dall’Italia, con i vari Pegorari, Radici, Amplatz, Confortola e il povero Leonardo David. A livello femminile ha vissuto una fase storica notevole nei primi anni 2000, basta guardare chi vinse il trofeo generale all’epoca: future campionesse come Riesch, Görgl, Fischbacher, Fenninger, Gut. Fino a Michelle Gisin, trionfatrice nell’edizione 2013-2014.
Oggi la situazione appare un po’ diversa, se si pensa che un’atleta come Lara Colturi, per esempio, non vi ha mai gareggiato e a 19 anni è già al top in Coppa del Mondo. Carriera particolare certo la sua, ma il suo percorso deve comunque far riflettere visto che altre atlete ormai approdano in Coppa del Mondo, cioè l’ambizione di tutti, direttamente da gare FIS o comunque con poca esperienza nel circuito continentale.
A ogni buon conto, settimana prossima, esattamente lunedì e martedì 1-2 dicembre, si comincia con il classico appuntamento di Zinal in Svizzera per due giganti. La squadra azzurra femminile è ambiziosa e ne abbiamo parlato con Ambra Pomarè da Cortina D’Ampezzo, 21 anni compiuti a ottobre, già due gare disputate in Coppa del Mondo, in gigante, tra gennaio e febbraio 2024; vanta cinque top10 in Coppa Europa, una anche in slalom.
«Sto bene – ci dice Ambra -. L’ultima settimana l’ho trascorsa a casa, staccando dello sci per rifinire al meglio la preparazione atletica e arrivare pronta alle prime gare. Mi sento sicuramente meglio rispetto alle ultime stagioni, sia fisicamente, sia sugli sci. In Argentina il lavoro è stato ottimo, ho fatto un po’ più fatica a riprendere al meglio quando siamo tornati sulle nevi di casa. Ma gli ultimi allenamenti sono andati bene, speriamo di essere in forma e pronta per le prime gare».

Fare bene nel circuito continentale è l’obiettivo stagionale per la veneta: «Resto fiduciosa, convinta di aver lavorato al meglio e di essere sulla strada giusta. In squadra mi trovo bene, siamo un bel gruppo e ci sproniamo a vicenda. Il focus principale per me sarà la Coppa Europa di gigante e slalom. Siamo concentrati su quella, soprattutto per trovare continuità. L’obiettivo è essere più costante, ho avuto finora tanti alti e bassi: potevo fare una bellissima gara e il giorno dopo una completamente diversa, fatta male. Trovare costanza è il punto chiave».
Infine, una battuta sull’esperienza nel circuito maggiore: «Molto emozionante, in quel momento ero abbastanza in forma ed è stato bellissimo. Non sono state gare facili soprattutto per le condizioni, completamente diverse rispetto a gare FIS o di Coppa Europa a cui ero abituata. Resta l’emozione forte: mettere il pettorale Coppa del Mondo è una bella sensazione, anche perché gareggi magari con idoli o persone che hai sempre visto in TV».





