Come fare a rendere ancora più equilibrato il Memorial Fosson, soprattutto per quelle squadre che effettivamente si giocano le medaglie e puntano in alto? È stata un po’ questa la domanda che a ripetizione frullava nella testa degli organizzatori, che per mesi hanno provato a darsi una risposta. Con i gruppi di merito mescolati, le condizioni di marzo e aprile che possono essere molto variabili e diverse e i numeri che la manifestazione ha raggiunto, in effetti iniziava a persistere il rischio di vedere atleti giocarsi il tutto e per tutto con pista liscia e altri magari più sfortunati nel sorteggio scendere con un pettorale più alto, in mezzo magari a realtà fuori dai giochi per le classifica.
I ragionamenti e l’elaborazione dei regolamenti, per trovare la formula più giusta possibile, nonché divertente visto anche lo spirito con cui è nata la manifestazione, non sono mai mancati. Anzi, sono sempre stati una costante per Massimo Raffaelli e lo staff che da sempre cura l’organizzazione insieme a Race ski magazine dell’allora Ski Club Challenge, oggi diventato Criterium nazionale a squadre. Di tempo ne è passato, di cambiamenti e aggiustamenti all’inizio ce ne sono stati parecchi, poi la formula vincente è stata portata avanti negli anni. Ora, alla vigilia delle 15 edizioni, si respira aria di grandi novità, con l’intento di aumentare ancora di più lo spettacolo e tenerlo vivo dal primo all’ultimo giorno, proponendo una manifestazione che si dividerà in due fasi. Fatta eccezione per la modalità con cui verranno stilati gli ordini di partenza, non cambia nulla nelle prime due giornate, che serviranno però come qualificazione alla seconda fase dell’ultimo giorno. Gare di gigante e di slalom, punteggi tutti nel calderone con il regolamento di sempre, le prime 20 squadre (con i rispetti atleti iscritti) al termine del giorno-2 avranno accesso alla big final suddivisa tra gigante (Ragazzi) e slalom (Allievi) che assegnerà punteggi doppi e permetterà di assegnare i titoli nazionali Children a squadre; tutti gli altri potranno invece misurarsi in un gigante individuale, con tanto di premiazione finale della top 5.

Dunque un cambiamento importante, che ha richiesto lunghe riflessioni e una serie di proiezioni e analisi per evitare di andare ad alterare in modo drastico i valori. Ne parla Massimo Raffaelli, l’uomo che più di tutti in questi anni ha lavorato sui numeri, gli ordini di partenza e i regolamenti: «I gruppi di merito, nelle ultime edizioni, erano diventati davvero enormi e c’era ormai il forte rischio che alcuni venissero penalizzati dal sorteggio e dalla giravolta dei gruppi di merito – spiega – E così, partendo da una buona base di partenza e da una formula che viene mantenuta per le prime due giornate, abbiamo provato a studiare una doppia soluzione per chiudere al meglio l’evento e rendere attraente anche la parte conclusiva. È così nata una gara ridotta, aperta solo a chi effettivamente può ambire alla classifica, dando inoltre la possibilità a chi magari non ha una squadra completa di competere in una gara individuale, che vivrà di luce propria e non varrà per il Criterium».
Nuova anche la modalità per gli ordini di partenza, che seguiranno i vigenti regolamenti Fisi e quindi dalla lista base degli iscritti verranno sorteggiati i migliori 15, per poi proseguire in ordine di punteggio. Unica eccezione la seconda gara di slalom della prima fase che continuerà sulla linea tracciata in passato, ovvero inversione completa rispetto a gara-1. Quindi dall’ultimo concorrente al primo.