Addio a Piermario Calcamuggi. È morto ieri a Torino, dov’era ricoverato a seguito di un intervento chirurgico. Aveva 77 anni. Dopo l’intervento era stato in grado di parlare con la moglie Ita e con i figli, Matteo ed Elisa, promettendo a breve un incontro nella loro casa di Champoluc. È stato il direttore tecnico della nazionale italiana di sci femminile che il 2 marzo del 1996, a Narvik, piazzò tre atlete sul podio in Coppa del Mondo. Una grande impresa che portò la firma di Deborah Compagnoni, Sabina Panzanini e Isolde Kostner.
Un uomo di grande valore, un allenatore esperto a capo dello sci azzurro che tanto ha vinto in quegli anni. «Come un fulmine a ciel sereno mi è giunta la notizia della repentina scomparsa del nostro Direttore Tecnico della squadra nazionale di sci Piermario Calcamuggi – è il commento social di Lara Magoni -. Ho provato un tonfo al cuore, i brividi mi hanno attraversato il corpo. Con lui se ne va un pezzo di storia della montagna, una persona meravigliosa. Con lui abbiamo condiviso momenti straordinari e indimenticabili, raggiungendo importanti risultati».
Lo ricorda anche Simona Novara, oggi nello staff dello sci club Sestriere: «Ero una delle più giovani in quegli anni – dice -. Ricordo che Calca ha sempre avuto un occhio di riguardo per le più giovani e cercava di portare in Coppa del Mondo chi meritava, anche me e Isolde che eravamo in C. Ha sempre creduto in me, un tecnico molto presente, ma anche severo, che però sapeva dare la giusta importanza a tutte. Aveva una passione infinita, che ha trasmesso a tutte».
La Fisi, in una nota: « Abbiamo appreso con grande dolore la notizia della scomparsa di Calcamuggi e ci stringiamo alla famiglia in questo triste momento. Alla famiglia Calcamuggi arrivino le più sentite condoglianze del Presidente Roda, del Consiglio federale, dei tecnici, degli atleti e dello staff intero».
Calca – così chiamato nel suo mondo, quello dello sci e dello sport – porta con sé un pezzo di storia dello sci alpino. Lascia la moglie Margherita, la figlia Elisa, per moltissimi anni giornalista di Sky Sport al seguito della Coppa del Mondo, il figlio Matteo guida alpina e maestro di sci.