Era il favorito numero uno e non ha tradito le attese: Aleksander Aamodt Kilde ha vinto il superG della Val Gardena. Gli hanno già dedicato il manifesto di questa edizione, tra un po’ qui gli intitolano anche una piazza. Le condizioni c’erano tutte: il suo stato di forma, la sua condizione mentale, il feeling con questa pista e con questa neve, il tracciato che era un righello. Anche il pettorale giusto con la pista che man mano si è velocizzata.
Non tutti i favoriti rispettano il pronostico, lui sì: il norvegese ha dimostrato di avere adesso un qualcosa in più. Poi arriveranno altre condizioni, d’accordo, ma intanto lui è davanti. E sale anche nella generale: Odermatt (oggi solo 24°, pagando forse il fatto di aver fatto le prove in discesa) resta davanti a quota 453, ma Kilde è terzo a 329, con Mayer secondo a 390).

Che fosse un disegno più vicino ai discesisti si sapeva, tanto che sul podio ci arrivano Matthias Mayer e Vincent Kriechmayr: i due austriaci sono stati davvero vicini, il primo era anche davanti al quarto parziale, il secondo ha fatto registrare la velocità più alta nel tratto finale, 110.20 km/h. Alla fine chiudono con 22 e 27 centesimi di ritardo.
Quarto Beat Feuz, a 57 centesimi, quinto a 74 un altro svizzero, Stefan Rogentin, bravo a sfruttare il pettorale 21, togliendo a Dominik Paris un posto nella top 5 per sei centesimi. Domme dunque sesto, ma sempre più in fiducia.
Completano la top ten Max Franz a 85, poi il canadese James Crawford e i due statunitensi Ryan Cochran-Siegle e Travis Ganong. Gli altri azzurri: 21° Guglielmo Bosca, 23° Mattia Casse, 28° Christof Innerhofer, fuori dalla zona punti Matteo Marsaglia 33° ed Emanuele Buzzi 39°; 50° il debuttante Matteo Franzoso.
