Due giorni sulla neve per Federica Brignone. I primi dopo il grave infortunio subìto durante i Campionati Italiani Assoluti del 3 aprile. Otto mesi dopo, l’azzurra è tornata a sciare sulle piste di Breuil-Cervinia, dove oggi ha trovato condizioni eccezionali.
Dalle sue parole emerge la gioia di essere tornata, ma traspare pure fiducia, anche se il lavoro da fare è ancora molto e continuerà a essere alternato a sedute di fisioterapia al J Medical di Torino.
«È stata una giornata perfetta per andare a sciare, con condizioni invernali e vicina a casa – racconta Federica -. Sono molto contenta di avere rimesso gli sci, ci sono tante cose positive ma c’è ancora tanto da fare».
Un buon punto di partenza, che non era scontato dopo quanto successo. E dopo un po’ timore iniziale, Federica si è lasciata andare, trasportata dai suoi Rossignol tigrati, che l’azienda ha realizzato per celebrare le imprese della scorsa stagione.
«All’inizio ero un po’ ingessata, giro dopo giro ho trovato un buon feeling, mi è sembrato di non avere mai smesso di sciare – aggiunge – ho sentito la gamba reagire. Il contatto con la neve e lo scivolamento sono state due belle sensazioni. È qualcosa di bello tornare sul mio attrezzo a questo punto, dopo quasi otto mesi, anche se sappiamo che dobbiamo crescere ulteriormente».
Ora, come già anticipato ieri dalla Federazione, la seconda fase del recupero procederà su due canali: in palestra e in pista. «Fra qualche giorno torneremo nuovamente sulla neve per esplorare, sciare è tutta un’altra cosa rispetto al lavoro in palestra, soprattutto se consideriamo gli angoli, le torsioni e le pressioni di cui abbiamo bisogno per sciare ad alto livello, cercheremo di andare a pari passo con la preparazione atletica».
I primi segnali e le prime parole sembrano essere positive. Federica Brignone continua a lottare, ha voglia di ritornare.




