Michela Moioli, la vincitutto: «Voglio godermi ogni singolo momento della stagione olimpica»

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Di Michela Moioli si parla sempre troppo poco. Bergamasca di Alzano, 30 anni compiuti a luglio, predestinata da sempre, fenomeno giovanile, è l’unica atleta italiana degli sport invernali della neve (quindi discipline di area FISI) ad aver vinto tutti i titoli più importanti in carriera: oro mondiale, olimpico e coppa del mondo generale, ovviamente della sua specialità nello snowboard, il cross.

Da Deborah Compagnoni a Sofia Goggia, passando per Belmondo, Di Centa, Brignone, Wierer ecc. ecc., nessuna è riuscita in questa impresa tra sci alpino, fondo, biathlon azzurro. Solo lei, a livello femminile, ce l’ha fatta. Potrebbero eguagliarla già a febbraio Lisa Vittozzi ai Giochi di Milano-Cortina 2026 o anche Federica Brignone, riuscisse a partecipare e vincere un oro. Intanto, la simpatica e determinatissima bergamasca, che sotto la scorza dura nasconde un carattere dolcissimo, si racconta così a Race Ski Magazine.

Michela Moioli, l’unica degli sport della neve invernali italiani ad aver vinto tutto in carriera. Che sensazione è?
«Non lo sapevo, wow. Tanta roba! Le motivazioni sono sempre altissime. Il fatto di aver vinto tutto mi dà molta tranquillità in più. Ma i Giochi in casa restano un evento eccezionale e voglio proprio godermeli, al di là dei risultati. Perché comunque in passato questa strategia, cioè quella di pensare solo alle gare, mi ha portato fuori dai binari, fuori dalla mia centratura. Io so che per giocarmi una medaglia olimpica devo stare bene sotto tutti i punti di vista. Questi tasselli ci sono al momento e sto lavorando su ogni singola parte, non solo sullo snowboard. Su tutto, proprio, pacchetto completo. Ho voglia di vivermi questa esperienza e vedere quello che mi riserva questa Olimpiade in Italia. Come esperienza di vita».

Come vive la Michela di oggi un percorso olimpico rispetto, per esempio, alla giovane teenager di Sochi 2014?
«Son passati 11 anni, 12-13 anni di Coppa del Mondo. Tanti, veramente. Tutte queste esperienze mi possono aiutare. So che ho affrontato una marea di situazioni, svariati momenti di difficoltà, infortuni, problemi. Tolti i risultati, sono sempre riuscita a tirarmi fuori da qualsiasi situazione. Le Olimpiadi le ho vissute tutte in maniera diversa. Quello che mi rammarico un po’ è di non essermele sempre vissute bene, cioè godute in pieno, ed è proprio questo l’obiettivo che ho in testa per Milano-Cortina 2026. Come atleta, come persona, voglio gustarmi ogni singolo momento. E poi provare anche a vincere una medaglia, certo».

Michela Moioli ©Pentaphoto

Preparazione?
«Le cose si stanno mettendo nella direzione giusta, gli allenamenti stanno andando bene. Mi voglio proprio godere questo percorso di avvicinamento. Non solo per pensare alle gare, ai risultati, ma per gustarmi in pieno questa Olimpiade in Italia a cui mi sto accostando giorno per giorno».

Giochi in Italia, appunto. Significano?
«Non penso solo ai risultati, perché i risultati sono una conseguenza della prestazione. La prestazione è legata a tantissimi fattori. Cerco di pensare a ogni singola situazione per prendermi cura di me stessa, del mio fisico, delle tavole, della preparazione, del rapporto con i miei compagni di squadra, con gli allenatori. Ci sono tantissime cose che possono aiutarmi ad avvicinarmi il più possibile alle Olimpiadi al meglio. Poi certamente ci sarà la gara in sé: io conosco il mio valore, so quanto valgo, sarò alla quarta edizione olimpica mentre molte ragazze, anche favorite, saranno alla prima volta ai Giochi e magari un po’ di tremarella ce l’avranno. Ce l’avrò anche io, ma forse saprò come gestirla. Sono tranquilla, serena, mi avvicino con calma».

Michela Moioli ©Pentaphoto
Michela Moioli in azione ©Pentaphoto

Ricordi dell’oro olimpico datato 2018?
«Quando ho vinto ero molto giovane, forse neanche così consapevole… In maniera appunto giovanile ho vissuto quel momento, che però ha avuto anche conseguenze importanti su di me. In realtà ho dei ricordi bellissimi e mi piacerebbe rivivere ancora certe emozioni».

Pensa di aver aperto in qualche modo una strada nella sua disciplina? E dietro i giovani ci sono?
«Ci sono dei giovani sì, però sicuramente è un movimento che ancora fa un po’ fatica. E io vorrei esserne un po’ la madrina, nel senso che quando mi ritirerò, non so ancora quando accadrà, vorrei riuscire a far ripartire un po’ il movimento dello snowboard, perché ci sono i numeri, ma non sono ancora quelli che potrebbero diventare. In generale, su tutto lo snowboard, anche se il mio cuore batte ovviamente per lo snowboard cross. Diciamo che è uno dei miei obiettivi per quanto smetterò con le gare. L’idea in parte è di restare nell’ambiente, per investire ancora di più sullo snowboard».

Michela Moioli ©Pentaphoto
Michela Moioli ©Pentaphoto

 

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