Il cielo delle prime ore della mattina sembrava poter regalare una bella finestra sul gigante maschile. E invece il vento, nelle primissime ore della mattinata apparso meno fastidioso rispetto a ieri, si è alzato. E oltre a costringere gli organizzatori ad abbassare la partenza, ha portato nebbia e neve sul Rettenbach. Roulette, ma anche spettacolo.
Marco Odermatt, per certo il grande favorito, è davanti. Un centesimo dietro di lui c’è un grande Marco Schwarz che sembra aver ritrovato lo smalto del periodo migliore, quello antecedente l’infortunio. L’Austria è di nuovo lì, all’attacco del podio e della vittoria. Non con uno, ma con due atleti; subito dietro il trentenne c’è un altro veterano. È il connazionale Stefan Brennesteiner, partito con il pettorale numero 1, giù a esplorare il terreno del Rettenbach, piatto e mosso.
Quarto lo svizzero Thomas Tumler, quinto il norvegese Henrik Kristoffersen. Le condizioni peggiorano, più o meno quando sta partendo il secondo sottogruppo, ma resiste il motto “si può fare”. Lo dimostra Sam Maes, pettorale numero 20, terzo tempo nel secondo settore, sesta posizione provvisoria per il belga. A otto decimi. Fuori il brasiliano Braathen.
Settimo McGrath, nono Meillard, decimo Zubcic, undicesimo il tedesco Anton Grammerl, pettorale 19. Alexis Pinturault ritorna in Coppa del Mondo e fa segnare il tredicesimo tempo. Può essere contento, visto il lungo stop, gli anni che passano, la visibilità scarsa e il pettorale 24.
L’Italia è fuori dalle prime 15 posizioni. Il migliore azzurro è Luca De Aliprandini, diciottesimo, poi c’è Alex Vinatzer che è ventunesimo. «Ci vedevo poco – ha detto De Aliprandini – ho cercato di fare quello che mi era possibile. C’è però la seconda manche. Ora riguarderò cosa ho sbagliato, cercando di attaccare».
Dentro di misura Giovanni Borsotti, atleta che è fuori squadra e che ha trascorso l’estate con il centro sportivo Carabinieri. Giovanni Franzoni è 32°, poi 36° Filippo Della Vite, 48° Tobias Kastlunger.
Esordio in Coppa del Mondo per il piemontese Pietro Tranchina, che dopo gli anni in Comitato ha deciso di cambiare nazione e difendere i colori del Marocco. Ha fatto le prime Fis in estate, ora la prima gara nel massimo circuito, conclusa con il 59° tempo.




