Solo qualche ora di riposo, poi il pomeriggio del Natale il circo bianco sarà in viaggio alla volta di Bormio. Il 26 infatti la prima delle due prove cronometrate in programma in vista della discesa di sabato 28. Poi il 29 il superG. Bormio non è solo una grande classica italiana, ma uno degli appuntamenti per antonomasia della Coppa del Mondo maschile. È italiano l’atleta più vincente su uno dei palcoscenici più temuti del circo bianco, appunto la pista Stelvio di Bormio. Si chiama Dominik Paris, è nato in Alto Adige, ma di Bormio è cittadino onorario e per giusta ragione: il trentacinquenne della Val d’Ultimo è riuscito a domare i 3442 metri di lunghezza con pendenze fino al 63 per cento per ben sette volte, una in Super-G e sei in discesa ( l’ultima nel 2021). Dopo un avvio di stagione non ottimale, il 28 e 29 Dicembre leggenda Domme vorrà tornare a brillare su una delle piste che ama di più. Eccolo: «Con Bormio la stagione entra davvero nel vivo: tutti gli occhi sono puntati su questa gara, soprattutto perché sulla Stelvio si terranno le prove olimpiche di Milano-Cortina 2026. Ci penso anch’io, non posso negarlo, ma prima ci sono altri obiettivi da inseguire. Non vedo l’ora di ritrovare la Stelvio: è una pista fantastica, un pendio davvero unico. C’è chi la paragona a Kitzbühel, ma si tratta di due sfide diverse, dal momento che la Streif è spettacolare, ma la Stelvio richiede un grado di concentrazione ancora superiore, letteralmente dalla partenza all’arrivo: uno sforzo continuo, quasi brutale, che si sente tutto quando arrivi nello schuss finale».
Insieme a Mattia Casse, Paris rimane la miglior freccia all’arco della nazionale italiana, anche se alle loro spalle qualche segnale inizia ad arrivare: «Ultimamente ho avuto l’occasione di dare dei consigli a Giovanni Franzoni, un ragazzo di grande potenziale come dimostrato con il quarto posto di Beaver Creek. Ha ancora margine di miglioramento, soprattutto sui salti e con le velocità elevate» Chi certamente arriverà in Valtellina sulle ali dell’entusiasmo è proprio Mattia Casse, che dopo i podi della scorsa stagione è finalmente riuscito a salire sul gradino più alto con uno strepitoso superG sulla Saslong in Val Gardena e punta ora a migliorare il sesto posto in discesa sulla Stelvio dello scorso anno. «Dopo la delusione olimpica di Pechino 2022 c’è stata una svolta in positivo, culminata con i podi e adesso con questa vittoria. Spero che questo momento continui. A Bormio sarà una gara tirata e difficile, non tanto per l’interpretazione, ma per quel pendio difficile, mosso, con traverse e salti spettacolari che caratterizza la Stelvio». Allora aspettiamo le nostre punte di diamante per le gare bormine, che tornano ad essere organizzate da un comitato organizzatore locale. In prima linea infatti la neonata Fondazione Bormio presieduta da Matteo Bonfà.