La stagione 2024-2025 è iniziata da poche settimane, ma l’enorme stress lontano dalle piste ghiacciate è già una spina nel fianco per molti atleti. La superstar Mikaela Shiffrin ha parlato chiaro, provando a offrire una soluzione.
Da Sölden a Levi, via Gurgl, Killington e Beaver Creek. Il circo della Coppa del Mondo percorre migliaia di chilometri in un solo mese, con grande disappunto degli stessi protagonisti. «Un sacco di fatica per una sola gara», ha commentato Manuel Feller a proposito dello stress da viaggio. E in effetti lo sciatore dell’ÖSV si recherà negli Stati Uniti per lo slalom gigante dell’8 dicembre. Dopodiché tornerà subito in Europa, dove gareggerà a Val-d’Isère, in Francia, a metà dicembre. La presenza nella trasferta statunitense è quindi limitata, anche se Feller «purtroppo andrà in America».
Tuttavia, il campione austriaco non è il solo a pensarla così: «La mia opinione onesta: è impegnativo essere a Sölden, poi a Levi, poi di nuovo a Gurgl e poi a Killington», ha detto Mikaela Shiffrin, parlando anche delle fatiche. «È davvero dura per il corpo e per la mente».
La 29enne fuoriclasse americana si sta quindi già concentrando su una soluzione adatta al suo corpo e ancor di più all’ambiente. Sölden e Gurgl distano solo pochi chilometri. Un fatto che depone a favore di un doppio weekend nel calendario di Coppa del Mondo. «Sarebbe l’ideale», ha detto la sette volte campionessa del mondo. Tuttavia, persiste un punto interrogativo in questo «gioco sul futuro». Se nei prossimi anni l’apertura della Coppa dovesse rimanere a Sölden a fine ottobre, Gurgl avrebbe seri problemi a garantire condizioni di gara eque così presto nel calendario, a causa della probabile mancanza di neve e delle temperature ancora alte.
Ma Shiffrin ha un suggerimento anche per questo. «La stagione dovrebbe iniziare più tardi e possibilmente finire più tardi. So che è più facile a dirsi che a farsi. Ma forse ci sono dei modi per organizzarla in modo da mantenere tutte le gare, ma anche rendere i viaggi più ragionevoli dal punto di vista fisico e ambientale». Lo scenario sarebbe certamente fattibile: «La cosa più importante è che si possano mantenere entrambe le competizioni – ha spiegato Alban Scheiber, responsabile della Gurgl World Cup -. Sölden si sposterebbe un po’ indietro, noi un po’ avanti, ma non di molto. Se verrà presa una decisione, saremo sicuramente in grado di organizzare il tutto nel 2026».